Un’onda di popolarità ha travolto Gianni Celeste, chi è il cantante neomelodico del brano Tu comm’a mme

Gianni Celeste, all’anagrafe Giovanni Grasso, è una figura iconica della canzone neomelodica siciliana, nato nel 1964 a Catania. Fin da giovane, è stato affascinato dalla musica partenopea, in particolare dal cantante Mario Trevi. Il suo esordio discografico risale al 1985 con l’album “Ricordo d’estate,” che ha venduto circa 50.000 copie, segnando l’inizio di una carriera musicale di successo. Gianni Celeste vanta anche alcune incursioni nel mondo cinematografico, ha infatti recitato nel film “Vite Perdute” del regista Giorgio Castellani, uscito nel 1992. Tuttavia, è grazie a un’improvvisa ondata di notorietà sui social media, alimentata in particolare da TikTok, che il cantante è stato catapultato nuovamente sotto i riflettori.



La sua canzone “Tu comm’ a mme”, meglio conosciuta per il verso “Povero gabbiano hai perduto la compagna”, originariamente del 1988, è diventata virale grazie a TikTok, diventando un vero e proprio tormentone. Celeste, in un’intervista, ha attribuito questo successo inaspettato al suo figlio Filippo, che gestisce la sua presenza sui social e ha pubblicato un video su TikTok che ha catalizzato l’attenzione.



“Povero gabbiano”, l’exploit grazie ai social e poi…

Il cantante si è detto sorpreso dal fatto che una canzone dalle tematiche tristi e romantiche abbia assunto un tono ironico nella sua diffusione sui social media. Nonostante ciò, ha accolto positivamente l’inaspettato ritorno di popolarità e ha annunciato di pianificare una nuova versione del brano con un nuovo arrangiamento.

“Certo un po’ mi stupisce che una storia triste, d’amore possa diventare ironica, ma va bene così. Tra qualche settimana lancerò anche una nuova versione del brano con un nuovo arrangiamento. Quando ho pubblicato il brano nel 1988 nel mio disco era già molto apprezzato dai miei fan, ora ha un pubblico diverso e sono contento sia arrivata ai coetanei di mio figlio che fino a pochi giorni fa non mi conoscevano“.