Gianni Dall’Aglio a “Oggi è un altro giorno” ha ricordato l’episodio del rene donato alla moglie Orietta. Il batterista ha ricordato che “il medico che ci ha fatto l’intervento, quando ci ha visto ha capito che eravamo una coppia molto affiatata. Mia moglie Orietta era preoccupata per me, non voleva che mi privassi di un organo ed era andata anche da un suo padre spirituale. Quest’ultimo le disse che non avrebbe potuto rifiutare un dono, in quanto un dono si accetta”.
Arrivò il momento del trapianto: “Ci misero nella stessa stanza e ci addormentammo insieme quella notte. Riposai con serenità, perché mi ero completamente affidato alla mia spiritualità. Per andare in sala operatoria, chiamarono prima me. Udivo rumori di ferraglia, sembravano forchette e coltelli. Mi misero in una stanzetta a parte, in quanto c’era ancora da aspettare, e lì c’erano scatoloni con medicinali: finsi che ci fossero vinili e mi immaginai tutte le persone alle quali ho voluto bene. Quando mi sono svegliato dopo 12 ore, mia figlia mi ha sussurrato all’orecchio che la mamma aveva già fatto un litro di pipì. Significava che era andato tutto bene”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
GIANNI DALL’AGLIO, RENE DONATO ALLA MOGLIE: “ERA L’ESTATE 2008 E…”
Gianni Dall’Aglio, noto musicista e batterista de I Ribelli e del gruppo anni ’70 Il Volo, è stato protagonista di un immenso gesto d’amore una quindicina d’anni fa, precisamente la donazione del proprio rene alla moglie malata, Orietta. L’operazione, di cui probabilmente se ne parlerà durante la puntata odierna di Oggi è un altro giorno, avvenne nel 2008 presso l’ospedale di Borgo Trento a Verona, e durante un’intervista realizzata su Rai Due, Gianni Dall’Aglio aveva ricordato quell’evento con tali parole: “Eravamo nell’estate del 2008, io stavo facendo il nuovo disco de I Ribelli, i suoi esami erano peggiorati purtroppo, allora ci ha chiamato un grandissimo medico di Verona, il professor Boschiero”.
“Dopo aver fatto tutti gli esami preliminari sulla compatibilità – ha continuato il musicista – abbiamo scoperto che non si era proprio compatibili, avevamo solo lo stesso gruppo sanguigno. Boschiero ci ha comunque consigliato di provare a farlo lo stesso perchè secondo lui sarebbe andato bene”. E ancora: “Ricordo il giorno prima dell’intervento – ha proseguito Gianni Dall’Aglio – ci hanno messo nella stessa stanza, sempre in reparto e ci hanno lasciato insieme, è stata una carineria molto bella. Io ero molto agitato, ero molto teso – ha continuato – lei lo sapeva, mi sono messo a scrivere il testo di una canzone che è poi è diventata una canzone. Questo mi ha molto aiutato, quando è arrivata la sera ero rilassato, ma avevo paura, ho affrontato l’intervento con molta difficoltà”.
GIANNI DALL’AGLIO, RENE DONATO ALLA MOGLIE: “AD UN CERTO PUNTO HO SENTITO CALDO…”
“Avevo tantissima paura che tutto potesse essere perso – ha proseguito Gianni Dall’Aglio – che tutto potesse andare male, che togliessimo un rene a me senza dare la vita a lei. E questo ha generato un coraggio pazzesco. Un’ora prima di entrare in sale mi hanno tenuto un’ora fermo sul lettino freddo, sentivo il rumore dei ferri della sala operatoria, poi mi è venuto un calore addosso e un senso di forza, l’anima mi è venuta incontro e mi ha detto ‘stai tranquillo, vedrai che tutto andrà bene’, e infatti è andata bene”.
Sulla vicenda era intervenuta anche Orietta, la moglie di Gianni Dall’Aglio, presente negli studi del programma di Rai Due: “Il medico sosteneva che l’empatia fra marito e moglie è davvero forte e anche gli organi sentono questa empatia. Che effetto mi fa a pensare che una parte di mio marito è dentro di me? Un effetto bellissimo, dopo 46 anni, c’è fusionalità completa, avere un suo rene dentro di me è un qualcosa in più, è bellissimo”.