Gianni Fantoni nei panni di Fantozzi: il passaggio di testimone “benedetto” da Paolo Villaggio

Il settore artistico e cinematografico italiano pullula, anche andando indietro nel tempo, di volti che hanno fatto la storia del grande schermo e non solo. Tra i personaggi più iconici impossibile non menzionare il compianto Paolo Villaggio; la sua comicità ancora oggi fa scuola e con il personaggio di “Fantozzi” ha scritto pagine indelebili del cinema italiano. Come racconta Il Giornale, prima di passare a miglior vita l’attore – precisamente nel 2017 – ha concesso i diritti per la realizzazione teatrale del personaggio da lui interpretato, passano il testimone a colui che ha ritenuto il più meritevole per doti e abilità: Gianni Fantoni.



Gianni Fantoni sarà prossimamente protagonista con lo spettacolo Fantozzi – Una tragedia, dove appunto vestirà i panni di Fantozzi grazie alla benedizione del compianto Paolo Villaggio. In vista di tale impegno, proprio per Il Giornale ha rilasciato un’ampia intervista raccontando non solo l’attore, ma anche l’uomo che è stato; al netto del suo percorso di crescita artistica. “Ci sono voluti otto anni, prima le trattative, poi le beghe con i produttori. Ci si è messo di mezzo anche il Covid; eppure, non ho mai smesso di crederci”.



Gianni Fantoni, dalle beghe al Covid: il grande sogno di “Fantozzi” arriva a teatro

Gianni Fantoni – tra le pagine de Il Giornale – ha offerto la sua personale visione del ruolo di Fantozzi, interpretato dal grande Paolo Villaggio. “Era in gran parte una copertura, una forma anche di difesa… Al di là della diffidenza che inizialmente nutriva verso l’operazione, aveva davvero attaccamento per il personaggio. Non avrebbe mai dato il consenso a un’operazione che ritenesse svalutativa; forse anche per questo mi ha fatto penare tanto”. Questo il racconto dell’attore, prossimo ad interpretare Fantozzi al teatro con lo spettacolo Una tragedia.



Il percorso di Gianni Fantoni – spiega il quotidiano – è iniziato nel ‘91, proprio con una sua personale imitazione di Paolo Villaggio nei panni del personaggio cinematografico; da allora ha incanalato ulteriori insegnamenti fino a diventare meritevole del passaggio di testimone. “Portare il personaggio a teatro era il mio grande sogno, per arrivarci ho vissuto un’esperienza quasi surreale, ma indimenticabile”. Prosegue così l’intervista di Gianni Fantoni per Il Giornale, con l’aggiunta di un particolare aneddoto: “Villaggio era un ritardatario cronico; da una volta all’altra fingeva di dimenticarsi chi fossi, ad ogni nuovo incontro di lamentava che non fossi dimagrito abbastanza…”.