E’ stato Gianni Ippoliti ad inventare il quiz show in onda tutte le sere dopo il tg su Rai Uno, I soliti ignoti, condotto da Amadeus. Peccato però che la tv pubblica, a sentire le dichiarazioni dello stesso conduttore televisivo romano, non abbia dato troppo peso all’idea di Ippoliti per poi trovarsi a ricomprare lo stesso format dagli americani di Endemol. «Il 20 settembre del 1991 – racconta Gianni Ippoliti attraverso un’intervista concessa al settimanale Oggi, numero in edicola tutti i giovedì – al Gran Galà di presentazione dei programmi Rai viene presentato il nuovo programma domenicale di Andrea Barbato su Rai 3, Girone all’italiana».
«A quel punto – ricorda ancora – arrivo io e presento la novità contenuta all’interno del programma: il primo quiz fisiognomico della tv italiana, un quiz autarchico, l’unico non comprato dagli Stati Uniti. L’avevo inventato io: bisognava guardare una persona e indovinare che mestiere faceva. In quel quiz bisognava indovinare non solo il lavoro svolto dalla persona, ma anche l’età, e il parente misterioso», in poche parole, lo stesso de I Soliti Ignoti.
GIANNI IPPOLITI E I SOLITI IGNOTI, PIPPO BAUDO: “HA RAGIONE”
Il quiz va in onda durante la stagione 1991-1992 all’interno di Girone all’italiana poi cade nel dimenticatoio fino al 2007, quando Pippo Baudo dà l’annuncio che la Rai riprenderà la trasmissione del quiz show. Peccato però che nei titoli di coda non compaia il nome Gianni Ippoliti: «guardo i titoli – racconta ancora lo stesso a Oggi – e leggo che è tratto da un format americano “Identity”. E scopro da internet che “Identity” è un format andato in onda su un’emittente americana, e che è stato inventato da un italoamericano. In cosa consisteva? Guardare una persona e indovinare il suo lavoro». Ippoliti non vuole alcun soldo, ma semplicemente un riconoscimento: «Mi piacerebbe che nei titoli di testa dei Soliti Ignoti ci fosse la scritta ‘da un’idea di Gianni Ippoliti’ visto che la proprietà intellettuale è inalienabile». Il conduttore è inoltre convinto che la Rai debba fare causa agli americani: «In tempo di crisi – specifica – vorrei che la Rai facesse una causa milionaria agli americani: sono stati loro a copiare il format italiano e lo hanno venduto in giro per il mondo. Così finalmente dimostreremo che anche noi possiamo inventare format vincenti, senza essere colonizzati». Pippo Baudo, sentito da Oggi sulla vicenda, ha confermato tutto: «Gianni Ippoliti ha ragione. Purtroppo sono cose che succedono in Rai, con i soldi dei contribuenti. Non è mica la prima volta».