Uno dei più famosi derby familiari in politica è quello che riguarda Gianni Letta e il nipote Enrico. Quest’ultimo, infatti, è sempre stato un esponente di spicco del Partito Democratico, mentre il primo è noto per essere il braccio destro di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia. Una diversità di vedute che però è venuta meno sette anni fa, ai tempi del famoso Patto del Nazareno, anche se Enrico non ha ricevuto grossi benefici…



Gianni Letta ha avuto un’importante carriera politica al fianco del Cavaliere: in tre occasioni infatti è stato nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri: dall’11 maggio 1994 al 17 gennaio 1995, dall’11 giugno 2001 al 17 maggio 2006 e dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011. Carriera politica ma non solo: tra i numerosi incarichi prestigiosi ricordiamo il ruolo di ad e direttore de Il Tempo dal 1973 al 1987 e l’incarico di vicepresidente del Gruppo Fininvest.



GIANNI LETTA, CHI É LO ZIO DI ENRICO

Come dicevamo, Gianni Letta è stato uno dei principali fautori del Patto del Nazareno tra Forza Italia e Partito Democratico. Un accordo raggiunto nel gennaio del 2014, quando però il nipote Enrico era già stato sostituito da Matteo Renzi alla guida del Paese. L’intesa, come ben sappiamo, riguardava il progetto di azzurri e dem di procedere ad una serie di riforme tra cui quella del titolo V della parte II della Costituzione, la trasformazione del Senato in “Camera delle autonomie” e l’approvazione di una nuova legge elettorale.

Un patto venuto poi meno nel febbraio del 2015, a seguito dell’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale. Quirinale che è stato spesso accostato a Gianni Letta e anche nelle ultime settimane non sono mancati i rumors: secondo quanto riportato recentemente da Affari Italiani, il Centrodestra proporrà il nome del braccio destro di Berlusconi come erede di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica.