Gianni Minà è morto a 84 anni dopo una breve malattia cardiaca. Il giornalista, come scrive il suo account ufficiale su Instagram, non è stato mai lasciato solo ed è andato via circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. “Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità”, si legge sul suo profilo social.
Il giornalista era nato a Torino e aveva iniziato la sua carriera nel mondo della carta stampata nel 1959 a Tuttosport, giornale sportivo del quale è stato direttore dal 1996 al 1998. Nella sua carriera, anche mamma Rai, dove è stato assunto nel 1960, quando ha iniziato a fare il collaboratore dei servizi sportivi per le Olimpiadi di Roma. Cinque anni dopo l’esordio nel programma sportivo Sprint diretto da Maurizio Barendson.
La carriera di Gianni Minà
Non solo collaborazioni di lusso nella carriera di Gianni Minà: il giornalista ha lavorato anche individualmente con reportage e documentari curando rubriche per Tv7 e i servizi speciali del Tg, Dribbling, Odeon, Gulliver e Tutto quanto fa spettacolo. Tra le interviste memorabili anche quella a Fidel Castro nel 1987, Dalai Lama, Federico Fellini, Franco Battiato, Massimo Troisi, Pino Daniele e molti altri.
Minà ha dedicato gran parte della vita allo sport e in particolare al calcio. Con Diego Armando Maradona e Pelè aveva un rapporto molto stretto. Tra le foto iconiche quella che lo ritraeva sorridente a cena a Roma con Muhammad Ali, Sergio Leone, Robert De Niro e Gabriel García Marquez.
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