Gianni Molaro, stilista che, grazie alla moda, ha riscattato la sua difficile infanzia, si racconta a Vieni da me dopo Nunzia De Girolamo. Amico da tempo di Caterina Balivo, lo stilista, prima di raccontare i suoi successi professionali, torna indietro nel tempo. “Mio padre che aveva lavorato in Germania per mantenere cinque figli, a 32 anni, scoprì di avere un tumore. Ero piccolo, avevo cinque o sei anni e cominciò un periodo brutto. Quando mio padre morì, c’era solo mia madre che con cinque figli piccoli tentò di non farci capire nua. Ricordo un momento di disordine fino a quando salì il vicino di casa che le disse che non c’era niente da fare e, in un attimo, mi ritrovai a casa di mia zia“, racconta lo stilista che, in quel periodo, disse addio alla sua vita spensierata.
GIANNI MOLARO: “IL MIO RISCATTO GRAZIE ALLA MODA”
Per dare a Gianni Molaro un futuro migliore, la mamma decise di portarlo in collegio: “fu un periodo molto brutto. Mia mamma non aveva la pensione e dovendo lavorare con cinque figli, decise di mandare tre di noi in collegio. Io non ci volevo andare. Entrai in questo collegio e vidi carabinieri e suore che correvano perchè quella notte, in collegio, c’era stato un furto. Quando la suora venne a prendermi, mi voltai verso mia madre, piansi e sentii la morte dentro di me. In quel momento mi sentii abbandonato”, ricorda con dolore lo stilista. Nonostante l’infanzia difficile, Gianni Molaro ha sempre sognato in grande e il sogno di affermarsi nel mondo della moda, dopo mille sacrifici, si concretizza. “Ho fatto di tutto per raccogliere i soldi per andare a studiare nell’accademia della moda e ci riuscì fino ad aprire il mio primo atelier. Continuavo a sognare di aprire anche un atelier in Piazza di Spagna a Roma e anche quello è arrivato. Il mio unico problema è che continuo a sognare“, spiega lo stilista che, di fronte alle difficoltà, non si è mai arreso continuando a combattere per realizzare i propri sogni.