Gianni Morandi si è lasciato andare ad un’intervista molto sincera tra le pagine del Corriere della Sera dove mette a nudo le sue paure, ma tira anche le somme di una lunga e brillante carriera. Il cantante ha sempre dimostrato di essere attivo e pimpante anche a ottant’anni, ma il tema della morte è comunque un pensiero che a volte si affaccia.
“Temo il morire. La malattia, la sofferenza. Però so già quale canzone passerà in tv il giorno della mia morte” ha rivelato l’artista con la sua incredibile schiettezza: “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte” e aggiunge: “Per gli italiani quella resta la canzone che mi rappresenta di più. Perché si canta sorridendo”. Morandi che sui social è recentemente apparso con una benda sull’occhio, ha poi parlato della sua carriera.
Gianni Morandi e il successo esploso negli anni 60: “Non potevo più andare in giro”
Quando si pensa a Gianni Morandi non si può non volgere la mente anche agli anni’60, periodo d’oro in cui è scoppiato il suo successo. La popolarità è stata inaspettata per il cantante che, ai microfoni del Corriere della Sera, ha dichiarato: “Non me ne resi neppure conto. Negli anni 60 non potevo più andare in giro, si formavano blocchi stradali.”
E ancora: “Una volta al cinema Metropolitan di Roma fui riconosciuto, si accesero le luci, interruppero il film. I dischi furono presentati appositamente alla Standa di Napoli; ogni volta c’erano venti milioni di danni, ei giornali titolavano: i fan di Morandi devastano la Standa” ha ammesso. Il cantante ha poi raccontato di essere stato lanciato dal pugile Paolo Lionetti: “Voleva fare di me un pugile, ma al primo pugno capii che non ero adatto. “Allora proveremo con la musica” disse. Così, in alternativa“.