Un brutto male non ha lasciato scampo a Gianni Nazzaro che combatteva contro un tumore ai polmoni per il quale era stato ricoverato in ospedale. A raccontare gli ultimi giorni dell’artista è la moglie Nadia Ovcina che, al settimanale Nuovo, ha detto: «Quando le sue condizioni si sono irrimediabilmente aggravate, Gianni mi ha chiesto di diventare sua moglie. Un matrimonio in extremis, celebrato alle tre del mattino in una stanza di ospedale. Ma mi ha regalato un attimo di felicità: l’ultimo, purtroppo, che rende il nostro legame eterno e indistruttibile», ha raccontato la moglie in quella che è stata l’ultima intervista rilasciata dallo stesso Gianni Nazzaro che, consapevole del poco tempo che gli restava, ha voluto rilasciare le sue ultime dichiarazioni (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
GIANNI NAZZARO, LA LOTTA CONTRO IL TUMORE AI POLMONI
Gianni Nazzaro è morto all’età di 72 anni. Il cantante e attore è spirato oggi, martedì 27 luglio 2021, presso il policlinico “Angelo Gemelli” di Roma, in seguito a un tumore ai polmoni (stessa patologia – si dice – di cui sarebbe stata malata Raffaella Carrà, ndr). La notizia è stata data all’agenzia di stampa Adnkronos dalla compagna dell’artista, Nada Ovinca, che gli ha fatto anche da agente e da ufficio stampa.
Non sono stati forniti ulteriori dettagli circa le sue condizioni di salute nell’ultimo periodo, ma il fatto che si trovasse ricoverato in ospedale induce a pensare che Nazzaro si fosse aggravato. Peraltro, da un punto di vista fisico, aveva anche perso un rene, rischiando di rimanere paralizzato, nell’ambito di un incidente stradale avvenuto in Francia.
TUMORE AL POLMONE, MALATTIA DI GIANNI NAZZARO
Come riporta il sito della ricerca contro il cancro, il tumore del polmone in molti casi è asintomatico nelle fasi iniziali, infatti a volte la malattia viene diagnosticata nel corso di esami effettuati per altri motivi. Quando presenti, i sintomi più comuni del tumore del polmone sono tosse continua che non passa o addirittura peggiora nel tempo, raucedine, presenza di sangue nel catarro, respiro corto, dolore al petto che aumenta nel caso di un colpo di tosse o un respiro profondo, perdita di peso e di appetito, stanchezza, infezioni respiratorie (bronchiti o polmoniti) frequenti o che ritornano dopo il trattamento.
Inoltre, si legge sul sito, “il tumore può diffondersi per contiguità alle strutture vicine (la pleura che riveste i polmoni, la parete toracica e il diaframma), per via linfatica ai linfonodi o attraverso il flusso sanguigno. Quasi tutti gli organi possono essere interessati dalle metastasi – fegato, cervello, surreni, ossa, reni, pancreas, milza e cute – dando origine a sintomi specifici come dolore alle ossa e ittero, sintomi neurologici come mal di testa o vertigini, e noduli visibili a livello cutaneo”.