Il funerale di Gianni Nazzaro, il cantante recentemente deceduto all’età di 72 anni a seguito di una malattia, è stato pagato da alcuni amici vip. A confessare il retroscena sulle colonne del settimanale “Nuovo” è stata Nada Ovcina, la moglie dell’artista divenuto famoso negli anni Settanta e recentemente in gravi difficoltà economiche, tanto da riscontrare difficoltà nell’organizzazione delle esequie del marito, considerato il loro costo. Tuttavia, in quel frangente, sono stati i personaggi famosi che più avevano a cuore Nazzaro a intervenire per regalargli un ultimo saluto dignitoso.



“Quando Gianni ritornò da me, dopo la sua disastrosa unione con un’altra donna, aveva accumulato milioni di debiti e in seguito ha lavorato pochissimo – ha confessato Ovcina, che è stata anche manager del cantante, oltre che compagna di vita –. Di conseguenza, siamo rimasti con i conti in rosso, come è successo a numerosi altri artisti. Ma, in questo disastro, oggi ho avuto il conforto di scoprire quante persone volessero bene a mio marito”.



GIANNI NAZZARO: CHI SONO I VIP CHE GLI HANNO PAGATO IL FUNERALE

Nel prosieguo del suo intervento sul settimanale diretto da Riccardo Signoretti, Nada Ovcina ha fatto nomi e cognomi dei vip che hanno contribuito alle spese funerarie di Gianni Nazzaro: si tratta di Lino Banfi, Maurizio Costanzo, Pippo Franco, Martufello, Sandro Giacobbe e Paola Delli Colli, conduttrice dell’emittente capitolina di cui Gianni talvolta era ospite. “Mi hanno aiutato concretamente a dargli una sepoltura dignitosa. Pinuccio Pirazzoli, direttore d’orchestra Rai, ha pagato la sua cremazione e anche gli orchestrali di Gianni, pur non essendo ricchi, mi hanno dimostrato solidarietà”. Un gesto da applausi e in grado di sottolineare quanto l’artista sapesse farsi amare per le sue qualità non soltanto professionali, ma anche e soprattutto umane.

La donna ha successivamente aggiunto che il suo consorte si è spento con il rimpianto di essere stato emarginato dal mondo dello spettacolo: “Sono sicura che questo tarlo abbia contribuito alla sua fine, spingendolo a fumare sempre di più per calmare i nervi e distruggendo le sue difese immunitarie”.