Gianni Sperti e Paola Barale, ecco perché è finita: un tradimento dietro la rottura?

Il loro matrimonio ha dato di ché discutere al mondo del gossip, con una separazione rovente e tanti nodi irrisolti sulla fine della loro relazione. Ma perché è finita? Gianni Sperti e Paola Barale sono stati insieme per sette anni negli novanta, arrivando ad una dolorosa separazione nel 2002 per via di un presunto tradimento. “Pensavo che sarebbe stato per sempre, lei me lo chiese che avevo 23 anni e non ero pronto ma a 25 glielo ho chiesto io”, ha ricordato l’opinionista di Uomini e Donne parlando della storia d’amore con la sua ex moglie.



Ero innamorato e mi sono sentito molto amato. Poi è finita per tanti motivi“, ha spiegato Gianni Sperti che non si è sentito di escludere l’ipotesi di una terza persona sui motivi della rottura: “Forse si è innamorata di qualcun altro e se ti innamori di qualcun altro è perché qualcosa non funziona”. Una considerazione più che condivisibile quella dell’ex ballerino, il quale dice di non aver mai più rivisto Paola Barale nel corso degli anni a venire. “Ma non c’è rancore da parte mia, io ricordo la parte positiva di quel rapporto, ricordo le risate, la complicità e ricordo che è stato un periodo in cui cercavamo sempre di divertirci”, sottolinea Gianni.



Perché è finita tra Paola Barale e Gianni Sperti: due versioni diverse sulla fine del loro amore

Decisamente di altro tenore le parole della Barale, che sostanzialmente accusa l’ex marito di non essere stato presente. Non è chiaro, quindi, perché è finita e cosa nello specifico abbia portato la coppia alla separazione, ma di sicuro entrambi hanno dato due interpretazioni  molto diverse.

Quando una persona mi sposa non mi può dire prima le cose più belle del mondo e poi sparire. Ti senti presa in giro e ti trovi di fronte una cosa che non è quella che pensavi fosse. Io non riuscirei a stare con una persona se quello non è il posto dove voglio stare“, aveva infatti detto la showgirl alla Toffanin. Per Sperti, l’ex moglie non era stata molto gradevole in quell’intervista ed evidentemente voleva alludere ad una cosa sola: “… far credere che io sono omosessuale. […] Dirlo non dirlo la gente lo pensa e lancia le frecciatine”.