Gianni Vattimo si schiera al fianco del suo assistente Simone Caminada. Il 36enne, amico del filosofo, è stato denunciato per violenza sessuale ai danni di una donna: il blogger, nella notte del 30 agosto 2019, avrebbe abusato delle condizioni di inferiorità della ragazza al momento del fatto, dopo una notte tra locali e alcol. Ma il teorico del Pensiero debole non ha dubbi, come spiegato ai microfoni del Corriere della Sera: «Simone mi disse che, quella sera, uno sconosciuto l’aveva aggredito e preso a pugni in faccia. E perché mai? Non ne ho idea. Mi raccontò che era dalle parti di via Accademia delle Scienze o comunque qui vicino (in pieno centro, ndr), e che stava accompagnando a casa una sua amica». Vattimo ha definito «abbastanza stravagante» l’accusa mossa nei confronti di Caminada, poichè «Simone non è tanto eterosessuale».



GIANNI VATTIMO DIFENDE L’ASSISTENTE SIMONE CAMINADA

Gianni Vattimo ha raccontato al Corriere cosa gli ha riferito Simone Caminada, ovvero di essere stato assalito da un ragazzo: «Mi accennò che l’aveva detto anche ai carabinieri. Penso si fosse fatto anche medicare. Voleva denunciare quel giovane per lesioni: l’aveva aggredito senza una ragione». Vattimo ha evidenziato che sulla guancia di Caminada era presente un segno dell’aggressione, aggiungendo che al 36enne «ogni tanto gli fa male la testa, a volte mi sembra un po’ intontito». E il filosofo tiene a ribadire: «Dubbi sulla presunta violenza sessuale? Ho solo detto quel che mi ha raccontato lui. Ma, ripeto, tutto mi suona un po’ stravagante». Non ci resta che attendere lo sviluppo delle indagini delle forze dell’ordine, anche se Vattimo non sembra nutrire dubbi sull’innocenza dell’ex amministratore dei suoi beni…

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