Il professor Gianni Vattimo, 86 anni, filosofo torinese, è intervenuto sulle colonne del “Corriere della Sera”, concentrandosi soprattutto della figura di Papa Francesco, nei confronti del quale ha speso parole al miele: “Il mio giudizio su di lui è molto positivo, così come è molto positiva la valutazione della sua enciclica Fratelli Tutti. Essa apre a una riflessione a tutto campo sui problemi del nostro tempo, quindi ammiro Francesco, anche se sulla guerra in Ucraina mi piacerebbe vedere un suo intervento più incisivo”.
In particolare, ha proseguito Gianni Vattimo, il Pontefice “è debolista per natura, perché riflette in maniera aperta sui grandi temi come la migrazione, l’omosessualità, le periferie, ponendo e ponendosi domande senza però dare, diciamo, la Verità con la V maiuscola. Bisogna accogliere in modo consapevole e responsabile l’invito di Papa Francesco a confortarsi sui tanti temi del nostro tempo con lo scopo di stimolare riflessioni costruttive”. Peraltro, la conoscenza di Gianni Vattimo con il Pontefice risale a quasi dieci anni fa, al 2013, quando Bergoglio era ancora cardinale: “Nel 2013 dovevo incontrarlo a un convegno in Argentina, ma accadde che lui fu in quei giorni chiamato in conclave ed eletto Papa. Quindi lui volava verso Roma per divenire Papa, mentre io volavo in Argentina”.
GIANNI VATTIMO: “SENTO LA MANCANZA DI UN FIGLIO BIOLOGICO”
Nel prosieguo della sua chiacchierata con il “Corriere della Sera”, Gianni Vattimo ha rivelato che, quando Papa Francesco è stato nominato Pontefice, gli ha fatto recapitare un bel messaggio simpatico, da un amico comune: “Chiedo scusa al professor Vattimo per non aver potuto essere alla conferenza, ma mi han fatto Papa”. Dopo quel mancato incrocio, “ci siamo visti successivamente, in varie udienze private. E il nostro dialogo continua”.
Oggi Gianni Vattimo avverte una grande mancanza: “Mi manca molto un figlio biologico, questo sì, lo ammetto. Ora sarebbe grande e potrebbe essermi vicino. Ma con Simone io mi sento come se avessi un vero figlio e comunque lui mi è sempre stato vicino ed è premuroso e attento ad ogni cosa per il mio bene. A me questo basta”.