Gianrico Carofiglio, scrittore, è intervenuto in qualità di ospite nel corso della puntata di “Otto e Mezzo” andata in onda nella serata di martedì 21 settembre 2021 su La 7. La trasmissione, condotta da Lilli Gruber, ha portato l’ospite, in collegamento audiovisivo da Bari, a fare il punto della situazione su Matteo Salvini, definito “in crisi, così come la sua leadership”.



Secondo Carofiglio, “la Lega gode di una salute tutta da interpretare. C’è da chiedersi, infatti, quanto questa crisi personale clamorosa, con annesso crollo dei consensi, abbia inciso e inciderà sul destino di questo partito e sulla sua capacità di influire sulle scelte della Destra. Io non so dire quale sarà il futuro della Lega, ma so che tra non molto tempo il destino di Salvini sarà segnato”. Una profezia eseguita in virtù del fatto che alle prossime amministrative, a detta dell’autore, potrebbe esserci una profonda sconfitta delle Destre e “la resa dei conti sarebbe, in tal caso, molto vicina”.



GIANRICO CAROFIGLIO: “REFERENDUM GREEN PASS? FA RIDERE, NON PERDIAMO TEMPO”

In seguito, Carofiglio ha parlato anche del referendum sul Green Pass, non nascondendo la sua stizza in merito a tale argomento: “È una buffonata, si tratta di norme in decreto legge e un referendum dinnanzi all’ingegneria costituzionale referendaria fa ridere. Non perdiamo tempo. Come la penso su questi temi è abbastanza noto”.

Gli intellettuali di Sinistra, allora, stanno facendo il gioco della Destra? “Non so chi siano, non vado pazzo per la categoria, che solitamente si attribuisce questa qualifica autonarcisistica. Trovo comunque sia sbagliato fare polemica sul Green Pass, a cui spesso si accompagna un oggettivo aiuto a chi fa demagogia su questi temi. La carta verde serve per ridurre i rischi collettivi legati alla salute, ovviamente è uno strumento perfettibile e criticabile, ma non discrimina”. L’obbligo vaccinale sarebbe meglio? “Se c’è l’obbligo vaccinale, poi come verrà controllato, mi chiedo? Personalmente ritengo e temo che su questo ci siano delle esercitazioni un filo narcisistiche che in questa epoca storica converrebbe evitare del tutto”.