In Giappone una nota agenzia di scouting per le boy band, la Johnny & Associates meglio nota come Johnny’s, è al centro dall’inizio di questo mese di un vasto scandalo che parla di diffusi abusi sessuali sugli artisti reclutati. Al centro del ciclone è finito l’ex direttore e fondatore dell’agenzia, Johnny Kitagawa, deceduto nel 2019, che avrebbe contribuito alla fama mondiale della Johnny’s, un tempo soprannominata “fabbrica degli uomini affascinanti”. In seguito alle accuse, mosse in prima istanza da due esperti che lavora per il Consiglio dei diritti umani dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, il caso in Giappone ha faticato ad ottenere la necessaria risonanza mediatica, senza neppure alcun tipo di conferma da parte dell’attuale direttrice dell’agenzia, Julie Keiko, nipote dell’accusato.



L’ONU accusa il Giappone di aver insabbiato il caso Johnny’s

Le indagini sull’agenzia per star del Giappone da parte dell’ONU sono partite sul finire di luglio, con esiti resi pubblici solamente il 4 agosto. Ad indagare sono state Damilola Olawuyi e Pichamon Yeophantong, che in paio di settimane hanno scoperto e denunciato una fitta trama “profondamente allarmante” di abusi e sfruttamento sessuale che avrebbero colpito un centinaio di giovani artisti scritturati dalla Johnny’s fin dalla sua fondazione, avvenuta per volere di Kitagawa nel 1962.



Le indagini sono state commissionate dal governo del Giappone, mentre le due esperte avrebbero parlato anche di una vera e propria campagna di sfruttamento su larga scala, che avrebbe coinvolto tanto i media locali, quanto i passati governi nipponici. Infatti, è stato evidenziato come le prime denunce siano state presentate già a partire degli anni ’80, periodo di massima attività dell’agenzia, nel completo silenzio e disinteresse da parte dei media. Yeophantong, parlando del governo del Giappone, ne ha denunciato anche la “percepita inazione” nel dare una risposta alle vittime, sottolineando la necessità di azioni in tal senso, denunciato anche l’inutilità della speciale task force interna istituita dai vertici della Johnny’s e che non avrebbe ottenuto nessun risultato concreto.

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