La più grande casa farmaceutica del Giappone, Takeda Pharmaceutical Company Limited, ha annunciato di aver concluso un accordo il 7 settembre 2021 con il Ministero della salute, del lavoro e del benessere giapponese per l’acquisto di 150 milioni di dosi del vaccino Covid-19 a nanoparticelle ricombinanti di Novavax.
“Questo accordo dimostra la fiducia e la continua domanda globale di NVX-CoV2373 come un’opzione aggiuntiva significativa per controllare la pandemia di COVID-19”, ha affermato Stanley C. Erck, presidente e amministratore delegato di Novavax. “La nostra importante partnership con Takeda è un esempio delle collaborazioni globali che saranno necessarie per stare al passo con il virus e le sue varianti”.
GIAPPONE ACQUISTA NOVAVAX, VACCINO CON TECNICA DIVERSA
Il vaccino Novavax è a base di proteine ricombinanti, una tecnica collaudata e impiegata da oltre trent’anni per realizzare altri vaccini, come quelli contro l’epatite B e il meningococco B. Si tratta del primo vaccino contro il Sars-CoV-2 a impiegare questa tecnica, che agisce in modo diverso rispetto agli altri impiegati finora. Con l’inoculazione viene introdotta nell’organismo la proteina Spike del virus messa a punto in laboratorio assieme a una proteina che serve per stimolare il sistema immunitario e la produzione di anticorpi. Come gli altri vaccini, a eccezione di J&J, richiede due somministrazioni, a 21 giorni di distanza l’una dall’altra.
La distribuzione del vaccino di Novavax in Giappone da parte di Takeda dovrebbe iniziare all’inizio del 2022. Novavax e Takeda hanno precedentemente annunciato un accordo e stanno collaborando alla produzione, allo sviluppo clinico e alle attività di regolamentazione in Giappone. Takeda prevede la capacità di produrre più di 250 milioni di dosi del vaccino COVID-19 di Novavax all’anno.