Negli scorsi giorni vi avevamo riportato la notizia, che ha fatto poi il giro del mondo, circa l’apertura da parte del Pentagono, la Difesa degli Stati Uniti, di un sito dedicato agli Ufo. Ebbene oggi, il tabloid britannico Telegraph ha approfondito la questione spiegando che gli americani avrebbero individuato il Giappone meridionale come l’hotspot principaleper quanto riguarda l’avvistamento di oggetti volanti non identificati, conclusione a cui si è giunti dopo 27 anni di dati che per la prima volta sono stati resi pubblici. Secondo il governo degli Stati Uniti il nuovo portale sarà una sorta di “sportello unico” che permetterà di segnalare “fenomeni anomali non identificati”, il termine ufficiale per identificare gli UFO che siano nel cielo o in mare.
Sul sito web dell’All-domain Anomaly Resolution Office è stata pubblicata anche una mappa dei luoghi dove si sono verificati i maggiori avvistamenti fra il 1996 e il 2023, e appunto il Giappone meridionale viene considerato come uno dei più grandi “hotspot” ad ovest. In particolare è stato identificato un luogo vicino alle città di Nagasaki e di Hiroshima, teatro delle due bombe atomiche che l’aviazione degli Stati Uniti sganciarono ad agosto del 1945, a conclusione della seconda guerra mondiale, causando centinaia di migliaia di morti.
GIAPPONE È ‘HOTSPOT’ DEGLI UFO: ECCO COSA È EMERSO DAL SITO DEL PENTAGONO
Un’altra zona ritenuta rilevante per gli avvistamenti è quella che si trova fra Iraq e Siria, ma anche gli Stati Uniti sudorientali, sopra la Carolina del Sud. Dal 2020 l’esercito giapponese sta registrando gli avvistamenti di oggetti non identificati nel cielo e anche se i piloti non hanno mai incontrato da vicino un UFO, sembra che la difesa del Paese fosse preoccupata per tre video rilasciati dal Dipartimento americano di Difesa che mostravano appunto dei fenomeni inspiegabili. Da segnalare infine la “Città degli UFO”, il soprannome dato a Linomachi, provincia giapponese di Fukushima, dove gli avvistamenti non sono mancati negli ultimi anni.