Il Giappone ha momentaneamente sospeso “in via precauzionale” l’uso di Moderna. La motivazione sarebbe da ricondurre ad una contaminazione che ha coinvolto ben 1,6 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19. L’annuncio, come riporta l’Adnkronos, è stato dato dal Ministero della Salute giapponese insieme al produttore di farmaci Takeda, che è responsabile delle vendite e della distribuzione del siero a livello locale.



Takeda ha informato Moderna affinché venga avviata una indagine urgente. Le dosi incriminate, in base alle prime indiscrezioni, sarebbero state prodotte in Spagna. I centri di vaccinazione, nelle scorse settimane, hanno in diverse occasioni segnalato la presenza di “sostanze estranee all’interno di fiale non aperte di lotti specifici”. La multinazionale farmaceutica, per il momento, non ha ancora risposto. In attesa di riscontri il Ministero della Salute del Giappone ha dunque bloccato la somministrazione delle dosi in questione, ma ha garantito alla popolazione il prosieguo della campagna di vaccinazione con altri sieri.



Giappone ha sospeso uso di Moderna: dosi contaminate.

La natura della contaminazione delle dosi del vaccino Moderna, di cui il Giappone ha sospeso l’uso, non è stata ancora resa nota. La buona notizia, ad ogni modo, è che a seguito della precedente somministrazione di altre fiale del siero dei medesimi lotti, finora, non è stata ricevuta alcuna segnalazione in merito a eventuali problemi di salute da parte dei pazienti.

L’obiettivo del Ministero della Salute, intanto, è quello di andare avanti con la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 utilizzando altri vaccini a disposizione. Soltanto il 43% della popolazione giapponese, infatti, ad oggi, ha completato il ciclo vaccinale. Una nuova ondata della variante Delta del virus, intanto, si è abbattuta sul Paese, che dall’inizio della pandemia ha registrato quasi un milione e mezzo di casi di positività e oltre quindicimila morti. Lo stato di emergenza è stato prorogato in otto prefetture.