C’è chi oggi parla di una vera e propria strage dopo l’incendio doloso che ha letteralmente distrutto la Kyoto Animation, in Giappone. Mentre il bilancio delle vittime resta drammatico, si deve fare i conti anche con i grandi danni provocati all’azienda di produzione di serie manga ed anime. I fan del genere hanno espresso la loro rabbia sui social, soprattutto per l’assenza, al momento, di un movente certo dietro il drammatico incendio. Secondo quanto reso noto da BlitzQuotidiano, la telefonata ai vigili del fuoco è arrivata intorno alle 15.35 ore locale ma dopo due ore le fiamme non erano ancora state del tutto domate. “Dicevano di aver sentito una violenta esplosione provenire dal primo piano della Kyoto Animation e che vedevano fumo”, ha riferito un portavoce ai media locali. Nata nel 1981, la Kyoto Animation si porta dietro una storia di grandi successi, seppur quasi tutti a livello nazionale. Oltre a produrre pellicole per il cinema e film di animazione per la tv, si è occupata nei decenni anche di progettare e vendere anime. Tra le sue maggiori produzioni, K-ON!, La malinconia di Haruhi Suzumiya, Sound! Euphonium, La forma della voce, Violet Evergarden. Adesso occorrerà proprio la solidarietà dei fan del genere per tentare di ricostruire quanto andato perso nel disastroso incendio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL PRESIDENTE “PERCHÈ TANTA VIOLENZA?”
Resta incomprensibile, al momento, il movente dietro all’incendio doloso divampato oggi in Giappone, alla Kyoto Animation, azienda non molto nota fuori dal Paese sebbene nel 1998 sia stata ingaggiata a svolgere attività di animazione secondaria su un film “Pokemon” al cinema negli Usa e su un video di “Winnie the Pooh”. Hideaki Hatta, presidente dell’azienda, ad Apnews ha commentato dopo la tragedia nella quale sono morte almeno 33 persone: “Il mio cuore è estremamente addolorato. Perché mai è stata usata una tale violenza?”. Lo stesso ha però rivelato che la sua compagnia in passato aveva ricevuto minacce di morte via email ma non le ha collegate all’attacco di oggi. Rabbia anche da parte dei tantissimi fan di anime e manga i quali hanno pregato e pianto sui social per le numerose vittime. Intanto è stato creato un sito di raccolta fondi affinché possa essere utili alla ricostruzione della Kyoto Animation. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
33 MORTI E NESSUN ALTRO DISPERSO
Continua a salire tragicamente il già drammatico bilancio delle vittime causato dall’incendio avvenuto oggi in Giappone, alla Kyoto Animation. Al momento, come spiega BresciaOggi, si parla di 33 persone estratte morte dallo studio di animazione di Kyoto. Molti corpi, ha spiegato la polizia locale, sono stati trovati tra il primo ed il terzo piano, lungo le scale, probabilmente mentre tentavano di scappare alle fiamme ed al fumo. Secondo quanto riferito da alcuni vicini, testimoni del drammatico incendio, le fiammate sarebbero state precedute da una serie di esplosioni seguite poi da una colonna di fumo nero. Secondo i vigili del fuoco non ci sarebbero altri dispersi e tutti i presenti, tra vittime e feriti, sarebbero stati recuperati dalle macerie. Sulla scena sarebbero stati ritrovati dei coltelli ora al vaglio degli investigatori. Ignoti, al momento, i motivi del gesto compiuto dal 41enne, anche lui tra i feriti trasportati in ospedale. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
QUASI 30 MORTI: SOSPETTO FERITO
Sarebbero quasi 30 le persone che hanno perso la vita nel terribile incendio in uno studio di produzione Kyoto Animation. Gran parte delle vittime e dei 36 feriti erano dipendenti noti per le loro produzioni di manga e molto amati. Secondo quanto riferisce Apnews, citando fonti di polizia, le persone morte al momento confermate sono 20, di cui 12 al primo e secondo e le altre otto al terzo piano dell’edificio. Altri 10 trovati all’ultimo piano sarebbero stati dichiarati morti, ha spiegato il funzionario dei pompieri di Kyoto Mikihide Daikoku. I pompieri continuano tuttavia a cercare tra le macerie possibili sopravvissuti. Secondo quanto reso noto dalla polizia, l’uomo fermato avrebbe spruzzato un accelerante liquido non ancora identificato. Non si esclude che l’incendio sia stato appiccato proprio nei pressi della porta per costringere i presenti a cercare altre vie di fuga. La polizia di Kyoto intanto ha confermato il ferimento del sospetto che è stato condotto in ospedale. Non è un dipendente della Kyoto Animation, ha 41 anni e secondo quanto riferito da un testimone, l’uomo avrebbe sparso della benzina ed appiccato il fuoco con un accendino. In seguito al suo gesto folle avrebbe riportato ustioni a braccia e gambe e si lamentava che la compagnia gli avesse “rubato” qualcosa di non meglio precisato. Sulla scena la polizia ha anche raccolto dei coltelli affilati ma non è chiaro che fossero del sospettato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ARRESTATO PIROMANE
È stato arrestato il presunto piromane che avrebbe dato a fuoco e fiamme l’intera Kyoto Animation, famosa in tutto il Giappone per la produzione di anime e manga per la tv. Le vittime sono salite a 24 e purtroppo il bilancio è ancora parziale, con i vigili del fuoco che non riescono ancora a domare tutte le parti della struttura coinvolte dall’incendio: mentre ancora bisogna scoprire i motivi reali che hanno originato un gesto del genere da parte del presunto piromane, è scattata già una gara di solidarietà anche ben oltre il Giappone per ricostruire la Kyoto Animation. Come riporta Cinema Fanpage, la Sentai FilmWorks ha indetto ha una petizione per aiutare economicamente lo studio: la proposta è una raccolta fondi partita attraverso il sito gofundme con l’obiettivo di arrivare a 500.000 mila dollari. Al momento ne sono stati raccolti più di 200mila in pochissime ore; ecco la petizione nella sua descrizione completa «Il 18 Luglio 2019 un piromane ha appiccato un incendio presso Kyoto Animation, che ha ferito numerose persone strappando la vita ad alcune di esse. I dettagli su questa incredibile vicenda sono ancora in fase di discussione. Sentai Filmworks si augura di poter aiutare lo staff di KyoAni durante questo periodo di bisogno e necessità, e spera che tu possa fare lo stesso aiutandoci tramite questa petizione». La casa di produzione tv giapponese è stata fondata nel 1981 e ha una storia di lungo successo nella tv e cinema di tutto il Sol Levante. Ha prodotto pellicole come “Lucky Star“, “K-On!” e “Haruhi Suzumiya“, “La forma della voce”, “Violet Evergarden” ed è spesso “transitata” anche in Europa con le sue produzioni. Primo ad intervenire dopo il rogo alla Kyoto Animation è stato il Premier Shinzo Abe che su Twitter ha scritto «terrificante, sono senza parole. Prego per le anime delle vittime. Desidero esprimere le mie condoglianze a tutti i feriti e augurare loro una pronta guarigione».
INCENDIO CHOC ALLA KYOTO ANIMATION
È devastante l’incendio che sta impressionando il Giappone presso lo studio di animazione manga e anime “Kyoto Animation”: un uomo ha appiccato il maxi rogo che è purtroppo divampato distruggendo gran parte della struttura a Kyoto e, soprattutto, causando una vera e propria strage. Sono almeno 23 i morti nell’incendio scoppiato all’interno dello studio tv, fanno sapere i vigili del fuoco giapponesi in un comunicato di poche ore fa: al momento dell’inizio delle fiamme, all’interno della Kyoto Animation vi erano circa 70 persone che stavano lavorando come ogni giorno alla produzione di serie anime e manga giapponesi. Qualcuno è riuscito a uscire ma buona parte purtroppo degli impiegati è rimasta bloccata nell’edificio a tre piani, della trentina di feriti alcuni sono in condizioni critiche. 23 i corpi recuperati, ci sono però circa una trentina di persone ancora ferite all’interno della struttura e soprattutto vi sono de dispersi che potrebbero ulteriormente aggravare il bilancio già tremendo della mattinata giapponese.
STRAGE NELLO STUDIO TV DI ANIME E MANGA
Secondo quanto riportato dai media in Giappone, ad appiccare il maxi incendio alla Kyoto Animation sarebbe stato un 41enne non identificato che a sua volta è rimasto ferito: le forze dell’ordine sono riusciti ad arrestarlo e ora sarà interrogato in ospedale per capire cosa lo abbia portato ad appiccare il fuoco lanciando – pare – liquido incendiario nel locali dello studio di produzione di anime e manga. Il portavoce del dipartimento dei pompieri di Kyoto, Satoshi Fujiwara, ha detto che le vittime si trovavano al primo e secondo piano della Kyoto Animation e un’altra ventina sarebbe intrappolata nel terzo piano. Alcuni testimoni sentiti dagli inquirenti giapponesi, riporta l’Agenzia Ansa, hanno rivelato di aver sentito disunitamente una voce gridare «Andate all’inferno» e poi alcuni colpi partiti dall’interno dell’edificio. Non è chiaro se vi sia stata anche una sparatoria, ma quel che è certo è che di colpo dall’edificio cui provenivano le prime fiamme, sono stati visti impiegati correre via sanguinanti e a piedi nudi.