Giappone, la crisi di manodopera, per mancanza di candidati, è aumentata nel corso degli anni. La popolazione è sempre più anziana e i giovani non vogliono più accettare alcuni lavori. Specialmente nel campo del commercio al dettaglio, nei trasporti, nelle costruzioni, in agricoltura e nell’ambito dei servizi. Si sta pensando a soluzioni alternative per reperire dipendenti, una di queste potrebbe essere introdurre l’uso di robot e avatar dotati di intelligenza artificiale per rimpiazzare i posti vacanti. La società giapponese si è dimostrata quella che invecchia più rapidamente al mondo e questo, unito alla crisi demografica e al crollo delle nascite sta causando notevoli problemi economici.



La spesa pubblica per il welfare e per la salute è aumentata, perchè gli anziani hanno bisogno di cure e percepiscono le pensioni, mentre mancano le risorse umane per sostituire quelli che si ritirano dal lavoro. Il problema dell’occupazione quindi è diventato di notevole importanza, tanto che alcuni servizi essenziali non possono più essere garantiti in molte città. Come sottolinea il Financial Times, ad esempio, si sta verificando sempre più spesso che i distributori automatici di cibo e bevande, che nel paese sono molto diffusi, non vengano più riforniti a causa della mancanza dei dipendenti che sono disposti a fare questo mestiere.



Giappone carenza di manodopera, mancano lavoratori per garantire i servizi essenziali

Uno dei settori principali sul quale si sta abbattendo la crisi di manodopera in Giappone è quello del retail e dei servizi alle persone. In tutto l’ambito commerciale infatti, la statistica nazionale mostra che i dipendenti che stanno per andare in pensione, è elevato. Complice, oltre all’innalzamento dell’età media e delle poche nascite, anche una politica che da anni ormai, impone leggi severe e restrittive sull’assunzione di stranieri. Gli immigrati infatti non sono visti ancora come una risorsa di forza lavoro, ma come sostiene il ricercatore nell’ambito delle risorse umane, intervistato dal Financial Times, Shoto Furuya: “presto bisognerà cambiare atteggiamento, e aumentare le assunzioni di stranieri piuttosto che incentivare gli ultra 65enni a continuare a lavorare“.



Una soluzione però viene dall’intelligenza artificiale, sperimentata già con successo in molti servizi, oltre che nelle industrie manifatturiere e in agricoltura. Settori dove già sono operativi robot che svolgono le stesse funzioni degli operai. E soprattutto nei negozi, specialmente nei supermercati, dove commessi e cassieri fatti da avatar digitali, consigliano i clienti e offrono qualsiasi tipo di assistenza.