In Giappone le regole di Covid-19, con il diminuire di casi di positività, sono state allentate: è così che anche nelle scuole, come riportato dal Corriere della Sera, si è deciso di dire stop al “mokushoku”, ovvero il divieto per gli alunni di parlare mentre si trovavano a pranzo. Una restrizione che aveva causato non poco malessere ai piccoli scolari del Paese, costretti a rimanere in silenzio in uno dei pochi momenti di tranquillità della giornata.
Il regolamento degli istituti era ferreo. A coloro che hanno più di 6 anni, infatti, fino a qualche giorno fa, dopo l’Itadakimasu (il ringraziamento in coro per il cibo), era concesso togliere la mascherina per mangiare, ma non di abbassare la guardia. I bambini, una volta tolto il dispositivo di protezione, dovevano infatti rimanere seduti tutti nella stessa direzione (dando le spalle al compagno dietro), con una sedia vuota a separarli. Oltre che in silenzio tombale. Per due anni si è pranzato così per evitare il contagio.
Giappone, regole Covid allentate: stop al mokushoku. I genitori protestano
Il fatto che le regole anti Covid-19 siano state allentate in Giappone e che per cui i bambini a scuola non debbano più rispettare il “mokushoku”, ovvero il silenzio durante i pasti, appare come un’ottima notizia. Alcuni genitori, tuttavia, non sono della medesima idea. Le famiglie, infatti, come riportato dal Corriere della Sera, hanno manifestato il timore secondo cui i propri bambini potrebbero contrarre il virus proprio a causa di questa concessione. È per questo motivo che sui social network e nelle chat di classe hanno richiesto che la misura venga reintrodotta.
Al momento, però, non sembra essere questa l’intenzione del Governo, che vorrebbe tornare piano piano alla normalità. A eliminare per primi la regola sono stati da questo punto di vista le prefetture di Fukuoka, Mainichi, Miyazaki, Chiba. Queste ultime hanno chiesto anche ai dirigenti scolastici di essere più tolleranti circa l’uso delle mascherine a lezione. Il caldo delle ultime settimane, infatti, ha provocato tanti svenimenti.