Corre spedito verso la fine dell’emergenza covid il Giappone. A conferma di ciò il fatto che a breve verrà rimosso lo stato di emergenza. Come sottolineato dai colleghi dell’agenzia Ansa, con un anticipo di una settimana rispetto alla tabella di marcia, in sei prefetture verranno appunto rimossi i blocchi imposti lo scorso 7 febbraio, tre settimane fa. Tutto merito del miglioramento dei parametri circa la diffusione del coronavirus nella nazione, con le prefetture di Osaka, Kyoto, Hyogo, Aichi, Gifu e Fukuoka che hanno fatto registrare un calo importante per quanto riguarda i contagi, e dove nel contempo la situazione ospedaliera è migliorata decisamente rispetto a un mese fa circa.
Nelle sei prefetture di cui sopra non sarà comunque un liberi tutti in quanto continueranno ad essere in vigore alcune restrizioni, come ad esempio la chiusura anticipata di ristoranti, bar e karaoke, e nel contempo si darà vita ad una riapertura graduale, con l’obiettivo di far ripartire l’economia, pesantemente colpita in questo ultimo anno, così come quella della maggior parte dei paesi del mondo.
GIAPPONE, SEI PREFETTURE ALLENTANO MISURE COVID, E LE OLIMPIADI…
Le restrizioni resteranno quindi in vigore nelle quattro prefetture di Tokyo, Chiba, Kanagawa e Saitama, ma anche in queste zone del Giappone il covid sta lentamente lasciando la presa, con il numero delle persone ricoverate con sintomi, in particolare gli anziani, che stanno leggermente diminuendo pur mantenendosi su livelli di allerta. Tokyo è stata la prefettura più colpita dal covid da quando è scoppiata la pandemia, avendo fatto registrare 111.676 casi di positività, anche se nelle ultime tre settimane i contagi sono stati al di sotto dei 500 giornalieri. In tutto il Giappone, invece, si sono verificati 432.720 contati mentre 7.897 persone sono morte. Alla luce delle notizie positive che ci giungono da Tokyo e dintorni il comitato organizzatore dei Giochi olimpici ha fatto sapere nella giornata di ieri che si punterà a far svolgere le Olimpiadi con il pubblico presente: “L’organizzazione delle Olimpiadi di Tokyo – le parole di Seiko Hashimoto, presidente del comitato olimpico nazionale – senza la presenza degli spettatori non è attualmente allo studio”.