Gifted-Il dono del talento è una storia vera? Tutto sul film di Rai1 di oggi

Questa sera, mercoledì 13 novembre 2024, a partire dalle 21.30 circa andrà in onda su Rai1 il film Gifted-Il dono del talento diretto da diretto e interpretato da Chris Evans che vede protagonisti anche la piccola Mckenna Grace nel ruolo di Mary e Lindsay Duncan nelle vesti della nonna di Mary, Evelyn, che per lei ha dei piani ben precisi. La trama del film ruota attorno al talento di Mary, bambina di 7 anni estremamente intelligente che ha un talento speciale per la matematica. Il suo talento lo ha ereditato dalla madre. Diane, questo il nome di quest’ultima era una brillante matematica che ha trascorso la vita tentare di risolvere le equazioni di Navier-Stokes senza riuscirci e per questo si era tolta la vita anni prima.



La bambina viene quindi affidata allo zio ed alla nonna ma mentre il primo vorrebbe che lei seguisse una vita semplice come tutti gli altri bambini, la nonna vorrebbe che lei frequentasse altre scuole più prestigiose e per bambini particolarmente dotati. Ci sarà dunque uno scontro tra zio Frank e nonna Evelyn per la tutale legale di Mary. Svelata in estrema sintesi la trama del film di Rai1, in molti si chiedono Gifted-Il dono del talento è una storia vera? La risposta è no ma il regista Chris Evans, che interpreta lo zio di Mary Frank, ha rivelato in svariate interviste di essersi ispirato alle vicende reali dei bambini prodigio e di essersi documento tanto facendo ricerche su ricerche.



La storia vera di Gifted-Il dono del talento: il regista si è ispirato alle storie di bambini prodigio

Gifted-Il dono del talento è una storia vera? No, non c’è nessun fatto accaduto realmente che ha per protagonista la famiglia Adler a cui si sono ispirati il regista Chris Evans e lo sceneggiatore Tom Flynn. Di vero però ci sono numerosi casi in cui bambini mostrano doti particolari, esistono bambini con una intelligenza superiore alla media che a tre anni sono in grado già di leggere, scrivere, eseguire calcoli di matematica…ed esistono istituti che si occupano di loro con una formazione adatta alle loro peculiarità e talento. Il film, inoltre, vuole porre l’attenzione anche sul contesto sociale dove questi prodigi crescono, è importante che instaurino dei rapporti con i coetanei e su questo fondamentale è il personaggio dello zio Frank affinché la piccola Mary possa crescere giocando coi i coetanei nella cittadina dove è nata, per poterle dare le basi della sicurezza in se stessa, nei rapporti con gli altri, di cui da adulta avrà bisogno.

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