Caso Gigi Bici: il ruolo dell’ex marito di Barbara Pasetti

Il caso relativo alla morte di Gigi Bici continua ad essere un mistero, anche se Barbara Pasetti si trova attualmente in carcere con l’accusa di tentata estorsione e sia indagata a piede libero per omicidio: la criminologa Roberta Bruzzone ritiene che la donna possa stare proteggendo qualcuno ed anche gli inquirenti sono convinti del fatto che possa avere quantomeno avuto un complice. Nel corso della puntata odierna di La Vita in Diretta si è tornati sul caso, indagando sulla personalità della presunta killer. Alcuni indizi su di essa arrivano dai social network, dove era solita seguire pagine paranormali e pare abbia anche chiesto, attraverso alcuni commenti, di entrare in una setta.



Da chiarire, inoltre, il motivo per cui, dopo la morte di Gigi Bici, la donna abbia fotografato il cadavere. Barbara Pasetti, infatti, secondo quanto ricostruito nel corso della trasmissione, avrebbe inviato l’immagine all’ex marito Gian Andrea Toffano, il quale pare non sia rimasto stupito dal messaggio. “Sono addolorato quando vengo descritto come un ‘complice’, anche solo potenziale”, così si è difeso l’uomo in una lettera inviata a Katia Criscuolo, una delle figlie della vittima, tramite il programma di Rai 1.



Caso Gigi Bici: Barbara Pasetti protegge qualcuno?

Secondo gli inquirenti che indagano al giallo di Gigi Bici, Barbara Pasetti potrebbe non aver agito da sola. A tal fine si cerca il possibile complice, nonché la persona che potrebbe aver ucciso materialmente il sessantenne. Ad occuparsene è stata anche la trasmissione Ore 14 nella puntata odierna. In esclusiva è stato mandato in onda il messaggio che il 24 novembre scorso la Pasetti avrebbe mandato a Katia, figlia di Gigi Bici, nel quale scriveva: “Weh tutte ste domande mica pensi male eh, sono una donnina magra, minuta da fare schifo e per di più ho un’ernia alla schiena”.



Ad intervenire sul conto di Barbara Pasetti è stata la criminologa Roberta Bruzzone, la quale ha commentato: “Quello che colpisce di questa signora è la componente mitomane, cioè al di là del coinvolgimento in questa vicenda che ormai mi pare sufficientemente chiarito e solido, lei ha un aspetto mitomane pazzesco”, ha aggiunto. La famosa lettera ma anche al suo desiderio di volersi caricare mediaticamente e mettere in mostra utilizzando le telecamere, rappresenterebbero a detta della Bruzzone degli elementi fondamentali.

Caso Gigi Bici: il commento della criminologa Roberta Bruzzone

Secondo la criminologa Roberta Bruzzone, Barbara Pasetti avrebbe organizzato un vero e proprio “depistaggio grossolano” ma cerca persino di usare lei le telecamere dove lei cerca di accreditarsi come persona estranea alla vicenda. “E’ lì l’aspetto che secondo me è interessante in questa storia e da approfondire”, ha aggiunto, “perché nella mente di questa donna probabilmente potremmo trovare la vera chiave di questa vicenda”.

Nel frattempo l’ex marito della Pasetti ha fatto recapitare una lettera alle figlie di Gigi Bici per smentire di essere un complice. “Lei da obiettivo cerca di trasformarlo in una condizione di pseudo complice”, ha aggiunto la Bruzzone parlando ancora della donna attualmente in carcere. “Si muove in maniera tale da cercare di coinvolgerlo. L’obiettivo è distruggere quest’uomo, è chiaro. Siccome le è saltato il killer, pur di danneggiarlo cerca di trascinarcelo insieme”, ha aggiunto la Bruzzone. “Io credo che dietro ci sia un altro soggetto legato a Barbara che lei non vuole tirare in mezzo per tutta una serie di motivazioni sul piano personale che non per timori particolari e che vuole proteggere”, ha commentato ancora l’esperta.