Chi c’era alla guida dell’autovettura di Gigi Bici quando è stata ripresa da una telecamera di videosorveglianza in via Vistarino a Pavia? Il finestrino era rotto e non c’era lui. “Sono sicura che non fosse mio padre, perché questa persona sembrava abbastanza alta e aveva il viso coperto da una mascherina. Indossava un maglione o un giubbotto rosso”, ha dichiarato Stefania Criscuolo, la figlia della vittima, a Quarto Grado, prima di scoprire che si tratterebbe invece di una donna. Allora chi era? L’assassino o un complice? Stefania inizialmente aveva escluso Barbara Pasetti. “Da quanto ho visto, lei è abbastanza bassa e minuta”. Infatti, dal frame ha avuto l’impressione che fosse un uomo: “Sembrava una corporatura robusta, non una persona magra”.



Eppure, l’analisi tecnica del fotogramma ha svelato un profilo femminile. La donna è poi intervenuta in diretta a Quarto Grado commentando la notizia del riscontro tecnico: “Io mi sono immaginata una persona in più, ma ora penso che non esista neanche. Poi non si vedeva bene il video, si vedeva una macchia rossa”.



OMICIDIO BICI BICI, COMPAGNA E FIGLIA A QUARTO GRADO

Stefania Criscuolo pensa che Barbara Pasetti possa aver agito da sola nell’omicidio del padre Gigi Bici, come era noto in città Luigi Criscuolo. “Lo penso anche perché ho letto che lei ha provato ad avvelenare l’ex marito due volte”. Inoltre, è convinta che non sia stato intenzionale: “Io non penso che volesse uccidere mio padre, ma che quel colpo sia partito e quindi abbia voluto nasconderlo”. Al suo fianco Vitoria, compagna di Gigi Bici, che non esclude che possa esserci stato qualcosa tra il compagno e Barbara Pasetti.

Magari all’inizio c’è stato qualcosa, potrebbe essere. Ma se lei era così determinata a sterminare il marito, forse sono entrate altre dinamiche”, ha detto in collegamento con Quarto Grado. Un testimone ha confermato che è un “farfallone”, ma non può confermare se ci sia stato davvero qualcosa con Barbara Pasetti e se questa per una delusione abbia poi deciso di ucciderlo. “Papà aveva un gioco di parole, un modo di comportarsi che poteva far sembrare… Ti girava e rigirava e non ti faceva più capir nulla”, ha concluso Stefania Criscuolo.