La morte di Luigi Criscuolo, conosciuto con l’appellativo di Gigi Bici, è un crescendo di mistero. Il caso del commerciante di Pavia sarà affrontato nel corso della trasmissione Quarto Grado, con tutte le novità emerse negli ultimi giorni. L’uomo è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa: scomparso lo scorso 8 novembre, fu rinvenuto cadavere il successivo 21 dicembre sotto un letto di foglie e rami. A trovare il corpo, la fisioterapista Barbara Pasetti, la quale tuttavia sostiene con forza di non aver mai conosciuto né visto prima Gigi Bici, nonostante sia stata smentita da una figlia della vittima.



La donna si trova attualmente in carcere per la tentata estorsione nei confronti dei parenti di Luigi Criscuolo ed è indagata anche per l’omicidio e l’occultamento di cadavere del sessantenne. Nei giorni scorsi è intervenuta una nuova svolta: nel giardino della Pasetti è stata rinvenuta una pistola arrugginita di piccolo calibro, mentre nella sua abitazione un sacchetto contenente 19 proiettili. Su entrambi i rinvenimenti sono in corso gli accertamenti a caccia di impronte o altre tracce utili. Stando a quanto reso noto dal quotidiano La Provincia Pavese, la Pasetti sarebbe tornata davanti ai magistrati ai quali avrebbe dichiarato: “Non so nulla di quella pistola che dite di aver trovato a casa mia”.



Gigi Bici, tutte le perizie in corso: verso la svolta?

Il giallo attorno alla morte di Gigi Bici potrebbe essere vicino a una svolta? Secondo quanto scrive Il Giorno, la soluzione potrebbe finalmente essere vicina e soprattutto la risposta ai tanti interrogativi sarebbe da rintracciare nelle perizie. Intanto non si esclude che possa essere presto richiesta una consulenza psichiatrica al fine di accertare il tipo di personalità di Barbara Pasetti, ma perizie sono attualmente in corso sui reperti rinvenuti e sequestrati durante le perquisizioni nella villa della donna in carcere.

Attraverso gli accertamenti sul fogliame che ricopriva il cadavere di Gigi Bici sarà possibile verificare se l’uomo sia stato ucciso in quel luogo e se sia sempre rimasto lì. Una perizia sarà eseguita anche sull’arma rinvenuta al fine di svelare se abbia o meno sparato recentemente. La pistola, una calibro 32, è compatibile anche con proiettili calibro 7,65, come quello che potrebbe aver ucciso l’ex commerciante. Resta poi da esaminare l’ogiva rinvenuta sempre nel giardino della Pasetti e il sacchetto contenente gli altri 19 proiettili trovati in casa. Si attende infine anche l’esito degli esami eseguiti sulle tracce biologiche e le macchie ematiche trovate nell’auto della vittima.