Rito abbreviato per Barbara Pasetti, la fisioterapista 41enne accusata dell’omicidio di Luigi Criscuolo, per tutti Gigi Bici, e in carcere dal gennaio 2022. È quanto emerso all’esito dell’udienza preliminare conclusa poche ore fa, riporta Ansa, in cui il gip di Pavia, Pasquale Villani, avrebbe accolto la richiesta della difesa della donna rappresentata dall’avvocato Irene Anrò. Si tornerà in aula il prossimo 14 luglio, giorno in cui l’imputata potrebbe rendere dichiarazioni spontanee e, ha ricordato l’avvocato di tre dei figli della vittima, Yuri Lissandrin, si potrebbe già arrivare a sentenza.



La formula accordata a Barbara Pasetti consentirà alla donna di incassare una condanna massima a 16 anni di reclusione, esclusa l’aggravante della premeditazione. L’orizzonte di uno sconto di pena che ha scatenato tensione in tribunale. La famiglia di Gigi Bici chiede che venga fatta giustizia e la figlia, Katia Criscuolo, ha sintetizzato la sua rabbia ai microfoni dei giornalisti a margine dell’udienza preliminare in cui si è deciso per il rito abbreviato: “Come si fa a dire che non è premeditato? Ha tolto un padre e un nonno a dei figli e dei nipoti. Mio padre voleva fare del male a suo figlio? Non lo avrebbe mai toccato. Ho talmente tanta rabbia… Una persona così come fa a pentirsi? Non si è pentita di far vedere il cadavere a suo figlio e si pente di noi?“.



Rito abbreviato per Barbara Pasetti: a processo per l’omicidio di Gigi Bici il 14 luglio

Il 14 luglio prossimo, Barbara Pasetti sarà processata con la formula del rito abbreviato come deciso dal gip di Pavia poche ore fa, in accoglimento dell’istanza della difesa della donna. Gigi Bici, Luigi Criscuolo, secondo l’accusa sarebbe stato assassinato dalla fisioterapista 41enne, in carcere dal gennaio 2022. La donna rischia fino a 16 anni di reclusione, cadute le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione. Durante la confessione resa il 5 ottobre scorso, Barbara Pasetti avrebbe dichiarato agli inquirenti di aver agito perché “preoccupata” per le presunte continue richieste di denaro e le presunte minacce che, a suo dire, Gigi Bici Criscuolo avrebbe rivolto a lei e al suo bambino.



Una versione a cui si è fortemente opposta la famiglia del 60enne ucciso. A margine dell’udienza preliminare, lo sfogo della primogenita della vittima, Katia Criscuolo, certa che il genitore non avrebbe mai assunto le condotte che gli vengono attribuite dall’imputata: “Mio padre non avrebbe mai fatto male a un bambino. Barbara, fingendo di essere preoccupata per il figlio, ha tolto un padre e un nonno a dei figli e dei nipoti“. La tensione in aula sarebbe stata palpabile. Nel corso della prossima udienza, Barbara Pasetti potrebbe decidere di rilasciare dichiarazioni spontanee e non si esclude che si possa già arrivare alla sentenza.