La scorsa settimana a Iceberg Lombardia è stata mostrata in esclusiva l’immagine dell’auto di Gigi Bici pochi minuti dopo il suo delitto: chi era alla guida? La domanda torna al centro della nuova puntata di Lombardia Nera che si interroga sulla persona alla guida presumibilmente rosso e che secondo le forse dell’ordine sarebbe stata una donna. Si tratterebbe di Barbara Pasetti o di un’altra persona? Dalla stessa immagine, tuttavia, emerge un altro aspetto cruciale del giallo: si tratta di un uomo, alle spalle dell’auto, ripreso proprio nei medesimi frangenti. Il presunto uomo potrebbe essere un possibile testimone?



Nel frattempo si fa attendere la perizia sulle tracce biologiche ma sull’auto di Luigi Criscuolo, conosciuto nel Pavese come Gigi Bici, sarebbero state rinvenute tracce di Dna femminile. La figlia di Gigi Bici in merito alla possibile donna al volante ha sostenuto che gli inquirenti già saprebbero la sua identità. Potrebbe essere davvero la Pasetti? “Mah, guarda, ormai mi posso aspettare di tutto da queste persona qua”. La notizia, se confermata, andrebbe ad aggravare in modo sostanziale la posizione della donna che ha sempre dichiarato di non conoscere Gigi Bici. Non è tutto: questo potrebbe anche svelare il mistero dell’auto di Gigi, la Polo bianca immortalata dalle telecamere.



Caso Gigi Bici: c’è un testimone? Ezio Denti smentisce presenza di Dna della Pasetti

C’è davvero un testimone nel caso di Gigi Bici, il quale potrebbe fornire informazioni utili alla soluzione del giallo? Ad intervenire alla trasmissione Lombardia Nera è stata Anna Vagli, criminologa, la quale ha detto la sua in merito: “Il fatto che il paese sia piccolo può aiutare ed essere un testimone attendibile”. Ezio Denti, consulente di Barbara Pasetti, in merito alla persona alla guida dell’auto ha commentato: “E’ chiaro che si possa pensare alla Pasetti ma non credo che da quel frame di possa definire chi era alla guida. Si parla di maglie rosse che la Pasetti aveva con sé in casa ma come tutti noi abbiamo tutti delle maglie rosse ma non è possibile definire chi era alla guida”.



E se sulla vettura venissero trovate tracce della Pasetti? “Il problema è che non è stato trovato alcun Dna femminile su quell’auto”, ha replicato Denti, “noi abbiamo documenti che lo attestano”, ha aggiunto, smentendo le “fake news”. Ezio Denti ha poi precisato che tutti i Dna attualmente esistenti “sono maschili, sia nella vettura – che è quello della vittima oltre a due profili misti – nonché sull’arma che è il Dna maschile della vittima”. Nessun Dna, dunque, riconducibile a Barbara Pasetti. Denti ha poi aggiunto ulteriori dettagli precisando che l’ogiva rinvenuta nel cortile è certamente quella derivante dallo sparo che ha ucciso Gigi Bici. “La pistola è importante, se quella è la pistola che ha sparato è chiaro che necessita di una prova balistica”, ha spiegato, precisando che lo sparo non sia stato a bruciapelo ma a distanza ravvicinata.