Non smette di fare parlare di sé la morte di Gigi Bici, il commerciante di biciclette scomparso l’8 novembre e ritrovato privo di vita il 20 dicembre davanti alla tenuta di Barbara Pasetti, donna accusata del suo omicidio. A “Quarto Grado”, trasmissione di Rete 4 condotta da Gianluigi Nuzzi, è stato approfondito il discorso relativo all’arma che ha sparato all’uomo. Nell’abitazione della Pasetti, con particolare riferimento al vano contatori, è stata rinvenuta una pistola calibro 7,65 e dentro al caricatore erano presenti tutti e cinque i colpi.



Si tratta di un revolver che risale a prima della fine ‘800 e la cui produzione è terminata prima della Grande Guerra. Il padre Franco, collezionista d’armi, ha negato d’averla mai vista: “A me non l’hanno mai comunicato. Se avessi avuto la certezza che mia figlia potesse usare un’arma, l’avrei presa io che ho il porto d’armi. Sicuramente Barbara non ha ucciso nessuno, non è in grado di farlo. Il suo carattere non glielo consente. Lei è stata incastrata”.



GIGI BICI, CHI HA PREMUTO IL GRILLETTO?

Ricordiamo che sull’arma è stato rinvenuto solo il Dna della vittima e pare che Barbara Pasetti avesse confidato a Gigi Bici, mentendogli, di sentirsi minacciata dal marito. Potrebbe avergli chiesto di procurarle un’arma da fuoco, dunque? Victoria Valeriya Alyeksyeyeva, compagna di Gigi Bici, ha riferito che “lui era in grado di trovarla. Secondo me è stato ucciso lì nella tenuta, è stato tenuto a lungo nascosto e di tanto in tanto hanno cambiato nascondiglio”.

Nella ricostruzione proposta da “Quarto Grado”, sono tanti gli interrogativi che emergono: l’assassino portava forse i guanti o bisogna cercare un’altra pistola? I proiettili della 7,65 sono compatibili con quelli che hanno ucciso Gigi Bici e proprio nel cortile di Barbara Pasetti è stato trovato un frammento di proiettile della 7,65, cosparso di polvere vetrosa, anch’essa compatibile con il vetro del finestrino dell’auto dell’uomo. Secondo l’autopsia, Gigi sarebbe stato ucciso da un colpo esploso da sinistra verso destra, con una leggera inclinazione dal basso verso l’alto. Ma chi ha premuto il grilletto? Giova ricordare che una sagoma indistinta, pochi minuti dopo l’omicidio e con il finestrino del veicolo già infranto, è andata a liberarsi della macchina, una Polo bianca. Di chi si tratta?