Gigi Buffon è uno degli ospiti del sesto e penultimo appuntamento di “E poi c’è Cattelan“, il late show di Sky Uno condotto da Alessandro Cattelan. Il portiere è pronto a raccontarsi alla scrivania di EPCC: dai trionfi con la Juventus e la Nazionale fino al trasferimento al Paris Saint-Germain in Francia. Non solo, Buffon ricorda anche il momento magico dei Mondiali del 2006 quando, a Berlino, la Nazionale Italiana ha vinto la Coppa del Mondo dopo 24 anni. Il portiere è pronto anche a mettersi in gioco in “Portieri Volanti”, un momento assolutamente imperdibile in cui Cattelan e l’ex portiere della Juventus e della Nazionale si cimenteranno in divertenti acrobazie sulla scia delle mirabolanti parate del campione del mondo.



Gigi Buffon: il trasferimento al Paris Saint-Germain

Dopo anni di successi in Italia, Gigi Buffon ha deciso di lasciare il calcio italiano accettando la proposta del Paris Saint-Germain. In merito alla sua esperienza in Francia, il portiere si è raccontato al sito ufficiale del PSG dicendo: “Parigi è semplicemente bellissima, ho trascorso nove mesi in una città meravigliosa”. Buffon è stato accolto come un campione merita: “tutti mi hanno accolto molto calorosamente, mi è stato mostrato grande affetto. La mia esperienza qui è superba e sono felice di aver fatto questa scelta”. In merito alla squadra, Gianluigi Buffon ha detto: “si è formato un gran gruppo di lavoro, anche con gli altri portieri della rosa: questa è la più bella vittoria. Le nostre rivali in Ligue 1? Squadre come Lille, Lione, Rennes e Strasburgo potrebbero dire la loro anche in Serie A”.



Gigi Buffon: perchè ho lasciato l’Italia

Il motivo che ha spinto Gianluigi Buffon a lasciare l’Italia è stato semplice: “Perché me ne sono andato dall’Italia? Volevo scoprire un nuovo ambiente calcistico e un nuovo ambiente di vita, vedere cosa avrebbe potuto portarmi a livello umano”. Il portiere ha raccontato di voler uscire da quella zona di comfort in cui si era relegato per anni alla ricerca di nuove esperienze: “Alla Juventus era stato deciso che il secondo portiere avrebbe giocato 10-15 partite in stagione, e io tutto il resto. Qui la situazione è diversa, ma l’ho accettata perché voglio mettermi al servizio del gruppo. Cerco di andare avanti con umiltà, per imparare e scoprire cose nuove qui a Parigi. Ho imparato il francese. So che mi aiuterà in futuro ad avere più fiducia in me, è molto importante”.

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