Gigi D’Alessio è in gara a Sanremo 2021 come autore della struggente “Potevi fare di più” cantata da Arisa. Questa volta il cantautore napoletano ha deciso di restare dietro le quinte regalando una delle canzoni più belle di questa 71esima edizione alla cristallina voce dell’interprete di Pignola. Si tratta della prima collaborazione tra D’Alessio ed Arisa che, intervistata da Blogo.it, ha rivelato: “Gigi è una persona straordinaria. Quando le canzoni sono così belle, non si danno agli altri. Invece lui mi ha dato questo gioiello, dicendomi di aver scritto la canzone proprio per me. “Voglio che tu abbia quello che meriti”, mi ha detto. È stato il gesto di un amico e di un professionista che ama la bellezza, preoccupato di fare il meglio soprattutto per gli altri”. La cantante non nasconde che quando ha ascoltato per la prima volta il brano si è emozionata al punto di piangere: “mi ha fatto commuovere. È la storia di un amore finito, che si trascina da troppo tempo, uno di quei legami che ci fa diventare ciò che non vogliamo essere. Tristi, acidi, non vogliamo nemmeno più vedere la felicità nella vita degli altri. Il segreto per essere migliori? Cercare di essere felici, liberi e consapevoli. Un sano egoismo a volte fa bene”.
Gigi D’Alessio: “Lockdown? Niente è perso, sono grato alla vita”
Gigi D’Alessio negli scorsi mesi è tornato alla musica con un nuovo progetto discografico in cui ha coinvolto tantissimi colleghi: da di BoomDaBash, Clementino, CoCo, Enzo Dong, Franco Ricciardi, Geolier, J-AX, LDA, Lele Blade, MV Killa, Rocco Hunt, Samurai Jay fino a Vale Lambo. Un disco che ha scalato i vertici delle classifiche a conferma che la musica di Gigi è ancora molto amata. Intervistato da Sky Tg24 il cantautore napoletano ha detto: “è sempre una emozione, non do niente per scontato. Deve esserci la paura di non sapere che succede ma anche la soddisfazione di vedere cosa si raccoglie dai sacrifici”.
A quasi 30 anni di carriera dal primo disco però oggi D’Alessio si vive le cose con molta più leggerezza dopo essere stato spesso criticato ed additato. “Superati i cinquant’anni faccio quello che voglio e mando a quel paese chi ritengo se lo devo fare” – ha dichiarato l’artista precisando – “ho subito i preconcetti e una marea di cose su di me infondate ma io dico che se le mie canzoni la gente le canta è perché ci si ritrova. Non mi piace la parola operazione nel mio mondo, puoi essere il più intelligente ma se le canzoni fanno cagare…fanno cagare. Ho scritto negli anni cose nelle quali la gente si ritrova. Quando salgo sul palco è il nostro concerto, non il mio”. Infine parlando di questi tempi incerti, di Covid e lockdown ha sottolineato: “per me niente è perso. C’è sempre una parte positiva, sono grato alla vita. Il 4 marzo scorso dovevo partire col tour mondiale, il lockdown lo ha fermato però mi ha aiutato a dare forma al progetto che avevo in testa”.