Torna a far parlare di sé Gigi D’Alessio, cantautore napoletano per anni legato alla sua collega Anna Tatangelo con la quale ha anche avuto un figlio, Andrea, nato nel 2010. Questa sera, la Tatangelo sarà ospite della nuova puntata di Top Dieci, il programma del venerdì sera di Rai1 tutto incentrato sul racconto della musica e del costume italiano dell’ultimo secolo. Improbabile che durante la serata si faccia cenno anche alla vita privata dei protagonisti – men che meno a quella di Anna – anche se c’è da dire che, a loro modo, sia lei che Gigi hanno firmato un capitolo importante dell’evoluzione musicale dai primi anni Duemila a oggi. Più volte, nel corso delle interviste, il cantautore ha lamentato una certa irriconoscenza da parte del pubblico nei suoi confronti, ma soprattutto della critica, che in certo senso lo ha sempre snobbato.



Gigi D’Alessio risponde alle critiche

“Mi sono sempre sudato tutto e ho studiato”, puntualizza D’Alessio in un’intervista a Rolling Stone datata 19 ottobre. “Non parlo di musica per sentito dire: mi posso sedere e parlare con Riccardo Muti. Da ragazzo ho diretto l’Orchestra Scarlatti e a 30 anni la London Symphony Orchestra”. Prosegue il cantautore: “Che devo fare più? Ho fatto 15 tour mondiali, ho fatto concerti al Radio City Music Hall di New York e all’Olympia di Parigi. Per dimostrare a chi, poi?”. Effettivamente, Gigi D’Alessio sente di non avere più niente da dimostrare, a nessuno. Soprattutto perché il ruolo del pubblico è relativo e non sempre vengono premiate canzoni belle: “Assolutamente, ma comunque comanda il pubblico. Il fatto è che siamo abituati al successo usa e getta. Bisogna vedere se, fra 20 anni, ci sarà ancora quel pezzo, se dura nel tempo. Se cantiamo ancora Un’avventura di Battisti un motivo ci sarà”.



Gigi D’Alessio: la sua carriera dai matrimoni al palco dell’Ariston

Bistrattato dal pubblico, snobbato dalla critica, Gigi D’Alessio si sente apprezzato pienamente forse solo dagli addetti ai lavori, i musicisti, e c’è da dire che il suo lavoro dal punto di vista puramente melodico è sempre stato meritevole. Ma da dove nasce questo suo talento per le note? “I matrimoni, le comunioni, le feste di piazza, mi hanno insegnato un sacco di cose”, racconta Gigi. “Nel Sanremo 2017 ho portato La prima stella, un brano in 5/4. I musicisti dell’orchestra mi hanno fatto la standing ovation, anche quando nella serata delle cover ho portato L’immensità. È una questione di gavetta e studio. Oggi, purtroppo, tutto si consuma presto e tutto è simile. In radio non ti accorgi di chi canta. E poi ci sono i cantanti che fanno il successo delle canzoni e le canzoni che fanno il successo dei cantanti”.

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