Gigi D’Alessio è il primo ospite della puntata prenatalizia di Domenica In. Mara Venier lo introduce insieme a Nino D’Angelo, il suo alter ego più vecchio. “Abbiamo fatto la stessa gavetta, la stessa strada, abbiamo mangiato la stessa polvere”, spiega Gigi. C’è evidentemente un motivo, se sono stati invitati insieme. D’Alessio parla anche del suo rapporto con la padrona di casa, Mara, e si complimenta per l’intervista fatta la settimana scorsa a Tiziano Ferro. La conduttrice sorride: “Parla Nino e mi sembra che parli Gigi”. E viceversa. Entrambi sono due cantanti malinconici, ed entrambi hanno perso la madre da piccoli. “Era la sera tra il 24 e il 25 dicembre”, ricorda Gigi. Per lui, quel Natale fu molto triste. Però “Natale dev’essere una festa per tutti. Poi so io quello che ho dentro. Mi rendo conto della responsabilità, non posso trasferire ai miei figli questa mia malinconia”. Il 26 e il 27 di quest’anno, D’Alessio e D’Angelo si esibiranno al Palapartenope di Napoli. Sanremo? “Non è il momento, ormai i giochi sono già fatti”. (agg. di Rossella Pastore)
GIGI D’ALESSIO A DOMENICA IN
Gigi D’Alessio è un fiume in piena e ha lanciato da poco il singolo Come me al fianco di Luchè, come parte del suo nuovo album Noi Due. Non potevano mancare poi i concerti, che lo vedranno con Nino D’Angelo per lo spettacolo Figli di un Re Minore, in scena i prossimi 26 e 27 dicembre a Napoli. Un concerto evento che vedrà i due esibirsi sul palco con duetti e racconti, alternandosi seguendo il ritmo napoletano e rivelando qualche retroscena della loro amicizia. Oggi, 22 dicembre 2019, Gigi D’Alessio sarà ospite a Domenica In con l’amico cantautore proprio per parlare del progetto artistico. E poi via, verso Sanremo 2020: il cantante ha già indossato i panni di giurato per la sezione Giovani, per stabilire il gruppo di finalisti che faranno parte delle Nuove Proposte. Un Festival che Gigi conosce piuttosto bene e che gli ha permesso di raggiungere la popolarità in tutta l’Italia grazie al brano Non dirgli mai.
GIGI D’ALESSIO, LA PRIMA VOLTA A SANREMO
“A Sanremo era vietato cantare in dialetto e infatti durante le prove evitavo di cantare quella strofa in napoletano prima del ritornello”, ha svelato nel programma 20 anni che siamo italiani. Anche se prima di scegliere di salire sul palco dell’Ariston aveva sottolineato a Sottovoce che non avrebbe mai messo da parte la sua lingua, nemmeno per Sanremo. Il momento d’oro per Gigi D’Alessio non è ancora terminato, anche se questi due decenni che lo hanno visto spopolare come cantante sono stati conditi sia da momenti belli che da altri meno felici. “Sono scomparsi mio padre e mio fratello, ho visto crescere i miei figli, sono diventato nonno, ho fatto dieci tour mondiali, mi sono esibito al Radio City Music Hall di New York, sono stato al primo posto della classifica di Billboard, che per un italiano non accadeva dal ’56”, sottolinea a Famiglia Cristiana.
GIGI D’ALESSIO, I SOLD OUT IN GIRO PER IL MONDO
Nel cuore di Gigi D’Alessio però c’è sempre Napoli, dove ci sono le sue radici, le sue origini. “Quando canto negli Stati Uniti, nel Canada e in Australia trovo gli italiani emigrati. In Sudamerica canto il mio repertorio in spagnolo, in Cina e in Giappone in napoletano. Ho calcato i teatri più belli del mondo”, aggiunge rievocando anche il sold out registrato nella Grande Mela, anche grazie a ospiti come Sylvester Stallone, Paul Anka e Liza Minnelli. La passione per la musica per Gigi D’Alessio è legata del resto al Venezuela, a quegli anni in cui il padre ha deciso di regalargli una fisarmonica. “Me ne sono innamorato e ci passavo le ore al posto di giocare. Poi a dieci anni sono entrato in Conservatorio, dove mi sono diplomato in pianoforte. A 17 anni dirigevo l’orchestra Scarlatti”, confessa.