Gigi D’Alessio si apre in un’intervista, dopo il duetto sul palco con LDA
Reduce dalla nascita del quinto figlio concepito con la neo compagna Denise Esposito (29 anni), Francesco, Gigi D’Alessio (55 anni) torna al centro dell’attenzione mediatica per l’esorbitante successo riscosso al concerto-evento dedicato al trentennale della sua carriera, il Gigi uno come te: 30 anni insieme. La prima data del live tenutosi in Piazza del Plebiscito a Napoli ha riscosso il sold-out, complice la set-list di grandi ospiti del panorama musicale, del calibro di Fiorellla Mannoia e il figlio d’arte, record-man per il disco d’oro e il disco di platino raggiunti in tempi biblici ad Amici di Maria De Filippi con Quello che fa male, LDA. A margine del successo ottenuto con il suo live, Gigi D’Alessio si è raccontato in un’intervista ripresa da Novella 2000.
“Sono molto orgoglioso, è bastata una telefonata per avere accanto a me sul palco amici affettuosi come Fiorello, Vincenzo Salemme, Mara Venier, Fiorella Mannoia, Alessandro Siani, Merola, Clementino e tanti altri con i quali ho recitato, cantato e omaggiato, i grandi dello showbiz, accanto al pibe de oro più celebre del mondo di nome Maradona”, esordisce il cantautore e musicista di Napoli e di fama internazionale nell’intervento. Ma cosa pensa Gigi D’Alessio all’idea di aver duettato sul palco con il figlio terzogenito avuto con l’ex moglie storica, Carmela Barbato, Luca D’Alessio in arte LDA? “Ho provato una grande gioia, l’ho accompagnato al pianoforte nella sua performance canora e per la sua prima volta mi sono sentito con grande soddisfazione ‘il padre di’”.
Padre e figlio si sono trovati a duettare sulle note del fortunato singolo di debutto in musica di LDA, Quello che fa male, un’esibizione che ha emozionato molto i diretti interessati così come i rispettivi fandom dei due artisti di Napoli.
Il Gigi uno come te: 30 anni insieme nasce anche per la solidarietà
Dietro l’evento c’è stata anche un’iniziativa solidale: “Per l’occasione abbiamo attivato un sms solidale di concerto con la fondazione Santobono Pausillipon, una raccolta fondi per sostenere il corridoio umanitario dall’Ucraina a Napoli per favore dei bambini gravemente ammalati, al fine di prestare loro le cure mediche presso il noto plesso ospedaliero, garantendo anche vitto e alloggio gratuito ai loro familiari nelle strutture adiacenti”.
Cosa rappresenta la terra d’origine, Napoli, per il padre di LDA? “E’ la città che mi ha dato i Natali ed è da qui che è partita la mia carriera. Napoli è la mia famiglia e io spesso la chiamo mamma”.
Se pensa a Napoli, inevitabile è il suo pensiero verso il mentore Mario Merola: “E’ stato il primo a credere in me individuandomi come suo pianista. Dopo avermi sperimentato e apprezzato anche nel canto, Mario mi diceva sempre “un giorno perderò il mio pianista ma il pubblico ritroverà un grande artista”». Gigi D’Alessio può a tutti gli effetti dirsi un grande artista, dall’inscindibile rapporto con il palco: “E’ l’unico luogo in cui mi rilasso; è come se mi trovassi in un centro SPA dove vengo coccolato a 360 gradi”. Cos’è la musica per Gigi D’Alessio? “La musica è femmina, è come una donna nuda; se le fai indossare un giubbotto di pelle diventa rock, se le metti un abito da sposa diviene romantica, se la preferisci in tailleur, assume un’immagine chic. Trovo molto stupido catalogare i vari generi musicali”.