Chi è Gigi Proietti, attore comico di teatro e televisione. La carriera

Gigi Proietti è stato e rimane uno degli attori comici e di teatro di maggior successo e bravura dello spettacolo italiano. Un talento geniale scomparso il 2 novembre del 2020. Nato a Roma nel 1940, Proietti era un’artista a 360°: regista, doppiatore, poeta e scrittore. Grande amante della musica sapeva suonare anche chitarra, il pianoforte e la fisarmonica. In pochi sanno che prima di diventare un numero uno nel mondo dell’arte e dello spettacolo ha frequentato anche la facoltà di Giurisprudenza a Roma ritirandosi a pochissimi esami dalla laurea. La grande occasione arriva nel 1976 con il film cult “Febbre da cavallo”. Successivamente approda in tv come conduttore di programmi che hanno fatto la storia della tv e del varietà come “Fantastico” senza contare le tantissime fiction tra cui menzioniamo “Il Maresciallo Rocca”.



Molti anni fa proprio l’attore, dalle pagine de Il Giornale Off, ha rivelato come è iniziata la sua carriera: “ho cominciato strimpellando una chitarra che mi era stata regalata a Natale mentre a mia sorella era toccata in sorte una fisarmonica. Io con la chitarra cominciai ad esibirmi, per ridere, davanti a un gruppo di coetanei, appena iscritti come me alla facoltà di Legge. Ma dopo un po’ mi stancai di avere un uditorio così limitato e un po’ per scherzo un po’ per piacere personale cominciai a raccontare delle barzellette inframmezzate da piccoli intermezzi comici. Poi mi misi a canticchiare brani di celebri canzoni del passato nelle trattorie dove andavamo dopo aver faticato sui libri a gustarci una pausa ristoratrice”.



Gigi Proietti, dal testo di Alberto Moravia alle barzellette

La carriera di Gigi Proietti è iniziata a teatro sul finire degli anni ’70. A rivelarlo è stato proprio l’attore e comico durante un’intervista rilasciata alla stampa: “tra i miei primi ruoli ci fu un testo di Alberto Moravia intitolato ‘Il dio Kurt’ che recitai dapprima allo stabile dell’Aquila e subito dopo al Piccolo di Milano con Alida Valli e la regia di Antonio Calenda. Un testo di una drammaticità spaventosa in cui impersonavo un nazista che alla fine si redimeva. Ebbe un grande successo soprattutto tra gli addetti ai lavori”. Dal teatro al cinema con il film “Febbre da cavallo” fino al varietà dove ha fatto divertire milioni di italiani con le sue indimenticabili barzellette.



Una carriera unica e straordinaria quella di Gigi Proietti che dalle pagine de Il Tempo parlando della sua città Roma disse: “noto che c’è sempre meno voglia di ridere e poi mi domando sempre: ma coremo coremo ma ‘ndo nnamo? Servirebbe un’invenzione politica e strutturale per Roma che purtroppo però io non ho….Devo ammettere che di recente abbiamo tollerato di tutto, ecco perché poi ci siamo incattiviti”.