Gigi Proietti, il maestro della comicità scomparso il giorno del suo compleanno
Quando si glorificano i grandi interpreti del passato, spesso si viene additati come “inguaribili nostalgici”; eppure, ricordando il grande Gigi Proietti è quasi impossibile trovare qualcuno al pari della sua genialità. Come attore e regista la sua comicità ha raggiunto una caratura artistica unica nel suo genere; capace di dare vita a sketch all’apparenza banali ma che presto si trasformavano in qualcosa di visionario, quasi futuristico.
Gigi Proietti ci ha lasciato lo scorso 2 novembre 2020; ironia della sorte proprio il giorno del suo ottantesimo compleanno. L’attore romano conviveva da diverso tempo con una malattia piuttosto seria che, degenerando nell’ultimo periodo, lo ha tristemente portato a spegnersi presso una clinica della capitale presso la quale era già ricoverato da circa due settimane.
Gigi Proietti, dal ricovero 15 giorni prima all’operazione al cuore non riuscita
Come anticipato, Gigi Proietti è scomparso il 2 novembre del 2020 per il complicarsi di una malattia che durava già da diverso tempo. L’attore soffriva di una severa insufficienza cardiaca che lo aveva costretto al ricovero circa 15 giorni prima del triste giorno della sua dipartita. La malattia di cui era affetto comporta un cattivo funzionamento dell’apparato cardiaco, con una drastica riduzione del flusso ematico. Chiaramente, una patologia simile porta scompensi sia all’apparato circolatorio che all’ossigeno; le ultime complicazioni hanno dunque costretto Gigi Proietti a lasciare questa terra, ricoverato presso la clinica Villa Margherita di Roma in terapia intensiva.
Come riporta il sito MoviePlayer, le condizioni che portarono alla morte di Gigi Proietti – scomparso lo scorso 2 novembre 2020 – furono spiegate poco dopo il tragico evento da Fabrizio Lucherini, radiologo di Villa Margherita. “Da anni era cardiopatico grave ed è venuto qui il 17 ottobre scorso già in condizioni preoccupanti… Un anno e mezzo fa è stato operato all’aorta; resta però un fatto di rischio, e non tutte le operazioni riescono. La sua purtroppo non è riuscita; è stato operato per la seconda volta e non ce l’ha fatta“.