Emergenza coronavirus in Italia, con tutto lo Stivale zona protetta: Gigi Proietti non sottovaluta l’allarme e si è detto pronto ad optare per le contromisure segnalate dalle autorità. Intervenuto oggi ai microfoni di Un giorno da pecora, programma condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari ed in onda su Rai Radio 1, il noto attore ha spiegato: «Starò molto attento al coronavirus, ho lavorato fino allo scorso venerdì: ora, invece, mi abituerò a riposare, visto che ho faticato molto». «Devo stare a casa? Sì, ma a casa non sto affatto male: anzi, visto che abbiamo un grande giardino abbiamo comprato quattro galline, che fanno già le uova», ha aggiunto Proietti, che si è poi soffermato sulla reazione di alcuni giovani su quest’emergenza…



GIGI PROIETTI SULL’EMERGENZA CORONAVIRUS

Volto di film come Febbre da cavallo o di serie tv come Il maresciallo Rocca, Gigi Proietti si è poi soffermato sull’appello rivolto agli italiani da parte di molti suoi colleghi: cosa si sente di dire, invece, Proietti? Ecco le sue parole nel corso della sua lunga intervista a Un giorno da pecora: «Di rispettare questo appello. Ho sentito delle interviste a giovani e giovanissimi che non mi sono affatto piaciute, in cui dicevano “tanto a noi giovani non accade nulla”, non rendendosi conto che possono esser portatori, come si diceva un tempo. Non so se non lo sanno o fingono di non saperlo». Gigi Proietti ha poi tenuto a evidenziare: «Viene fuori che il Paese, dal mio punto di vista, reagisce in maniera non sempre accettabile».

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