È grande il dolore di Roma e dell’Italia intera per la morte di Gigi Proietti, scomparso ieri all’età di 80 anni. I funerali del grande attore saranno celebrati nella Capitale giovedì 5 novembre, il sindaco Virginia Raggi proclamerà lutto cittadino. Come riportato dai colleghi dell’Ansa, i funerali dovrebbero tenersi alla Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, mentre le esequie saranno tenute in forma privata, soprattutto per evitare assembramenti in ossequio alla normativa anti-coronavirus. L’agenzia di stampa riporta inoltre che il Silvano Toti Globe Theatre di Roma verrà intitolato proprio a lui che per anni ha gestito la direzione artistica mettendo in scena meravigliosi capolavori.
Sono tantissimi i messaggi di cordoglio per la morte di Gigi Proietti, queste le parole di Bianca Guaccero a Storie Italiane: «Io posso dire solo una cosa, che sono tanto tanto fortunata: a 22 anni ho avuto la possibilità di condividere il set con Gigi Proietti. Non mi dimenticherò mai quel set: la cosa strana, che non pensavo di trovare, era quella di sentirmi come una figlia per lui. Lui ti faceva sentire amata, protetta, come un padre con fierezza ti vedeva crescere in questo ambiente».
GIGI PROIETTI, IL RICORDO DI COLLEGHI E AMICI
Presenti in studio a Storie Italiane tante persone che hanno conosciuto da vicino Gigi Proietti, pensiamo a Rodolfo Laganà: «Per me Gigi era uno di famiglia, 50 anni di amicizia, per me era fondamentale e il nostro rapporto di amicizia durerà per sempre». Toccante il ricordo di Sandra Milo: «Era un ragazzo meraviglioso: era molto bello ed era molto generoso. Lui ha creato tantissimi attori, ha insegnato l’arte ai ragazzi. Mi manca il suo sorriso, la sua ironia, i suoi occhi… Credo che oggi ci sentiamo un po’ più soli senza Gigi».
Commossa anche Simona Marchini: «Gigi era l’attore più totale, più completo, più straordinario che abbiamo avuto, era capace di essere diretto, popolare, comico ma anche drammatico. Io per lui ho un amore immenso e una gratitudine immensa». «Gigi Proietti era una persona meravigliosa», le parole di Carlo Buccirosso: «Gigi rappresentava il mestiere dell’attore. Noi ci perdiamo dietro a tantissime cose oggi, lui rappresentava proprio la professione dell’attore».