“Addio, sto morendo…” così termina Gigi Proietti in Edmund Kean su Rai 1. Termina con queste dolorose parole il monologo dell’attore romano che ha commosso il pubblico lungo la storia di un novecento pieno di film, interpretazioni, tv e spettacoli. Curioso è come proprio a un paio di mesi dalla sua morte l’artista sia stato mandato in onda nella notte di Santo Stefano con un’opera che termina in questo modo e che ci riporta alla mente la sua terribile dipartita. Sta di fatto che ci siamo emozionanti e abbiamo pianto e riso, ci siamo divertiti e abbiamo anche un po’ sofferto. Di certo questo spettacolo, come tutto il lavoro del Nostro, ci ha lasciato qualcosa dentro macchie indelebili in grado di segnarci e rimanerci dentro anche per il futuro. Quello che è certo è che sarà impossibile dimenticare Gigi Proietti che vivrà per sempre grazie alla sua arte. (agg. di Matteo Fantozzi)
Chi è il protagonista?
Chi è il protagonista? All’interno del monologo Gigi Proietti in Edmund Kean su Rai 1 scopriamo anche questo, il ruolo centrale di un’opera e quanto è delicato affrontarlo. Nella storia del cinema e del teatro, ma anche della letteratura, sono stati tanti i virtuosi che si sono susseguiti nel ruolo di vettore all’interno di una struttura narrativa. Il lunghissimo monologo che ci offre il comico romano è un pezzo di bravura che ci fa capire come a volte basti un solo personaggio per riempire il palcoscenico e attirare l’attenzione. Di certo si affrontano tematiche importanti e a parlare sono pensieri di assoluta profondità, ma quello che stupisce è come un uomo riesca da solo a far trattenere il fiato a un’intera platea. Quella stessa che ormai è solo un ricordo all’interno di un percorso che ci ha portato a vivere un 2020 incredibile e impossibile, purtroppo, da dimenticare.
Da Arlecchino a Shakespeare
Gigi Proietti in Edmund Kean ci racconta su Rai 1 l’ascesa e il crollo di un attore che ha dovuto affrontare la gavetta e che poi è passato da grandi emozioni ad amare delusioni. “Da Arlecchino a Shakespeare”, tuona. A giustificare il suo entusiasmo di crescere dal punto di vista professionale, passando da una opera farsesca per recitare in una piece altolocata come Il Mercante di Venezia del noto drammaturgo inglese classe 1616. Personaggio di un spessore incredibile Gigi Proietti è in grado di catturare l’attenzione con gli occhi che sono tutti incollati su di lui durante uno spettacolo che la Rai ci offre sulla sua terza rete nella notte di Santo Stefano. Inutile dire che questo terribile 2020 lo ricorderemo non solo per il Coronavirus ma anche per la morte di questo grandissimo artista. (agg. di Matteo Fantozzi)
Ecco perché era speciale
Sono bastati pochi minuti di Gigi Proietti in Edmund Kean su Rai 1 per capire il motivo per cui l’attore romano veniva considerato speciale. Conosciuto più per il suo ruolo da comico qui mostra una piece molto particolare che a tratti fa sorridere, ma soprattutto fa riflettere. Un lungo monologo che ci mostra tutte le sue grandi capacità anche di minima oltre che di interpretazione. Impossibile non commuoversi considerando anche le emozioni che ci regala un giorno particolare come Santo Stefano in cui ci lasciamo alle spalle il Natale più strano e triste degli ultimi decenni e in cui ci apriamo verso un 2021 che ci possa far dimenticare tante sofferenze tra cui la morte dello stesso Gigi Proietti. La tv di Stato ci regala dunque questa gemma che con RaiPlay potremo poi vedere e rivedere. (agg. di Matteo Fantozzi)
Alberto Angela commosso
Alberto Angela introduce Gigi Proietti in Edmund Kean su Rai 1. Il noto divulgatore scientifico, figlio di Piero, racconta cosa l’ha legato allo splendido attore romano scomparso da pochissimo tempo in questo 2020 nefasto. Ha raccontato di quando da giovanissimo andava ad ascoltare i suoi spettacoli, fino a quando si è incontrato con lui in una puntata di Ulisse quando il grande attore romano aveva regalato una splendida interpretazione. Il pubblico avrà la possibilità di vedere uno splendido spettacolo che ci spiega la grandezza di un maestro come Proietti, indimenticabile per i suoi ruoli comici ma in grado anche di trasmettere molto con la sua sensibilità e un talento ben al di là della possibilità di molti colleghi. (agg. di Matteo Fantozzi)
Il ricordo dell’attore nell’opera di Fitzsimons
Un altro bel ricordo quello che oggi, sabato 26 dicembre alle 22.50, Rai 1 dedica a Gigi Proietti. Rai1, in collaborazione con “Politeama Srl”, trasmette dal Silvano Toti Globe Theatre di Roma “Gigi Proietti in Edmund Kean”. Si tratta di un’opera scritta da Raymund Fitzsimons per l’attore britannico Ben Kingsley, che Gigi Proietti ha interpretato nel 2016 e nel 2017. “Edmund Kean” è un monologo che vede come protagonista lo stesso attore, intento a provare la sua parte nel camerino e a riflettere sulle parole del poeta William Shakespeare. Un omaggio al grazie poeta, dunque, e al contempo a uno dei volti più veri e simbolici del tetro italiano. In quest’opera Proietti scruta la profondità dei testi, sottolineando il concetto di ambizione, centrale soprattutto in quello che è l’epilogo tragico della storia.
Gigi Proietti in Edmund Kean con l’introduzione di Alberto Angela
Nello spettacolo proposto su Rai1, Gigi Proietti interpreta non solo Edmund Kean, ma anche tutti gli altri personaggi shakesperiani, da Shylock ad Otello passando per Riccardo III e Macbeth. Uno spettacolo piacevole e profondo, imperdibile non solo per le note shakesperiane e per il tono unico di Gigi Proietti, ma anche per la prestigiosa introduzione di un ospite speciale: Alberto Angela. Sarà lui a far immergere gli spettatori nel racconto di questo capolavoro del teatro. L’adattamento e la regia teatrale sono di Gigi Proietti. L’assistenza alla regia teatrale è di Loredana Scaramella. Infine la regia televisiva è di Gian Marco Mori.