Nicola Riva, il figlio di Gigi Riva, si è raccontato ai microfoni del Corriere della Sera, parlando ovviamente del padre, il grande Rombo di Tuono, uno dei calciatori italiani più forti di sempre, vero protagonista del miracolo dello scudetto del Cagliari del 1970. Il figlio di Gigi Riva vuole ricordare il padre nella sua casa al mare, dove si trasferiva d’estate: sul retro un campo da calcio fatto costruire appositamente, dove Nicola giocava con il papà: “Li era solo nostro padre”.



Nicola ammette di aver un po’ sofferto per il fatto che Gigi Riva fosse un personaggio pubblico “e poi non viveva con noi” perchè voleva i suoi spazi. Ma c’erano dei momenti speciali, come il mercoledì sera quando si vedevano le coppe in tv, ma era anche bello “trovarlo fuori da scuola”, mentre aspettava i figli in macchina. Solo una volta Nicola ha visto il papà arrabbiato: in ascensore lui e il fratello Mauro lo avevano fatto arrabbiare “mi diede un calcio nel sedere che mi fece volare”.



GIGI RIVA, IL FIGLIO NICOLA: “QUANDO E’ MORTO…”

Nicola, 48 anni, ammette di aver pianto spesso nel vedere il papà in tv: “Mi creava un po’ di confusione”. Poi il ricordo del giorno della morte, il 22 gennaio 2024, “Non mi aspettavo sarebbe morto così presto”, ammette Nicola, ricordando che la notte precedente aveva avuto un infarto ma era stato preso in cura dai medici, ma il mattino seguente gli avevano proposto un intervento e lui aveva detto “ci penso: sapeva come sarebbe finita, ha scelto lui fino all’ultimo”.

Gigi Riva è uscito definitivamente dal mondo del calcio nel 2017, quando si è ritirato a vita privata “ed è tornato ad essere Luigi e basta”, come è sempre stato chiamato in famiglia. E oggi ogni sabato la famiglia si ritrova tutta assieme, “come se ci fosse ancora, e in effetti c’è” ammette ancora Nicola.



GIGI RIVA, IL FIGLIO NICOLA: “IL PERIODO DELLA DEPRESSIONE…”

Fra le tante difficoltà affrontate anche la depressione di Gigi Riva, un periodo che il figlio ammette “è stato difficile”, anche se i suoi cari hanno sempre cercato di stare vicino al grande campione “anche con i silenzi”. Secondo Nicola la malattia aveva origini lontane, fin da bambino, quando Gigi Riva perse il padre a 8 anni e la sorella a 11, senza dimenticarsi della madre a 16. Gli restò solo Nonna Edis, la cui foto giace con lui nella tomba.

Negli ultimi anni Gigi Riva non guardava più nemmeno il calcio in tv: “Non gli piaceva quello di oggi”, e soprattutto “detestava il Var”. Ritornano quindi i ricordi dell’infanzia, quando Rombo di Tuono non andava a vedere giocare a calcio i suoi due figli per non mettere loro troppa pressione addosso: “ma mi è mancato avere i suoi consigli”, ammette ancora Nicola: “papà non era da facili complimenti”. In ogni caso il figlio di Gigi Riva si dice certo di aver “imparato tanto dal suo esempio” e come il papà si sente un po’ malinconico e contrario ai cambiamenti.