Oggi Gigi Sabani avrebbe compiuto 70 anni. L’imitatore è stato uno dei volti più amati negli anni ’80, con tantissime trasmissioni realizzate tra Rai e Mediaset. Sapeva imitare tutti molto bene, in primis dava volto e voce ad Adriano Celentano, Toto Cutugno e Ornella Vanoni, Beppe Grillo, Lucio Dalla, Pippo Baudo e altri ancora. Il suo talento lo ha portato fino al palco dell’Ariston: a Sanremo ha infatti cantato e imitato, intrattenendo il pubblico come sapeva fare lui con il suo inimitabile sorriso, fino agli eventi che gli hanno cambiato per sempre la vita.
La vita di Gigi Sabani è cambiata quando, nel 1996, lo showman è stato arrestato per via di presunte molestie nella famosa scuola per modelle Celebrità di Biella. L’accusa era quella di aver avuto incontri privati con delle ragazze dando loro dei favoritismi in senso professionale. Questa accusa, per induzione alla prostituzione, dalla quale è stato scagionato dopo gli arresti domiciliari, lo ha portato al tracollo. In breve tempo l’imitatore si è visto sempre meno in tv, arrivando ad un vero e proprio declino professionale. Nel 2007, mentre era a cena dalla sorella, è morto per un arresto cardiaco, qualche ora dopo essere stato visitato da un medico che non era stato in grado di cogliere i sintomi e che aveva fatto passare il suo dolore come “stress”.
Gigi Sabani, il ricordo di Marino Bartoletti
A ricordarlo, sui social, è stato Marino Bartoletti, che ha reclamato il mancato ricordo in tv dell’imitatore: “Oggi Gigi Sabani avrebbe compiuto 70 anni. Se ne andò appena 55enne: col cuore letteralmente spezzato. Era stato non solo uno dei (due?) più grandi imitatori della storia dello spettacolo italiano e uno dei più amati showman, ma soprattutto una persona per bene. Forse oggi i palinsesti della tv avrebbero potuto fare qualcosa di più per ricordare il sul talento così poliedrico, la sua grazia verso gli altri, il suo garbo, la sua simpatia”.
Il post social di Bartoletti continua poi con il ricordo di quel volto televisivo così buono, simpatico e amato dal pubblico: “Dopo essere stato uno dei più amati e corteggiati personaggi televisivi degli anni ’80 e ‘90 (tanto da cantare anche al Festival di Sanremo), il suo sorriso si spense per colpa di una calunnia (infame) per cui venne arrestato completamente innocente. Poco consola che il suo carnefice non avrebbe poi avuto una vita fortunata. Tentò di rialzarsi, per certi versi lo fece: ma negli occhi gli rimase sempre la tristezza. I clown possono essere tristi, gli uomini sul palcoscenico no. È impossibile non pensare che lo abbia ucciso il dolore”.