E’ morto nelle scorse ore Gigi Serafini, considerato uno dei più grandi centri della pallacanestro italiana. Aveva solo 69 anni, e da circa un anno lottava contro un male incurabile che purtroppo ha vinto la sua battaglia, portandoselo via per sempre. Storico capitano della Virtus Bologna con cui vinse anche lo scudetto del 1976, dopo alcune annate complicate, da tutti era ricordato per la sua bontà ed educazione, oltre che per il suo talento e le sue doti tecniche innate. Alto due metri e dieci, ha girovagato mezza Italia fra Milano, Fabriano, Venezia e Firenze, prima di fermarsi a Bologna, la sua vera squadra. Con la Virtus ottenne il tricolore grazie alla guida di Dan Peterson, ed era un pivot moderno, nonostante giocasse in un periodo in cui il basket era diverso da quello attuale. Memorabili le sue gesta con la nazionale di Giancarlo Primo, che durante le olimpiadi di Monaco del 1972 sfiorò il podio.
GIGI SERAFINI È MORTO, IL RICORDO DI MARINO BARTOLETTI
Marino Bartoletti, storico giornalista di casa Rai, ha voluto ricordare così il compianto Serafini attraverso la propria pagina Instagram: “Ci ha lasciati all’età di 69, dopo lunga malattia, Gigi Serafini, uno dei primi pivot di 2.10 protagonisti in Nazionale e nel campionato di serie A negli anni Settanta e nella prima metà degli anni Ottanta. Alla moglie, signora Lella, e alla famiglia Serafini l’affettuoso abbraccio e le sentite condoglianze del presidente della FIP Giovanni Petrucci, a titolo personale e a nome di tutta la pallacanestro italiana”. Serafini ha indossato la casacca azzurra dell’Italia basket in ben 112 gare, segnando 524 punti, e vincendo la medaglia di bronzo all’Europeo di Essen del 1971, partecipando ai campionati continentali del 1973, 77 e 79, nonché alle olimpiadi di Monaco e di Montreal (1976). Con la Virtus Bologna ha invece giocato dal 1968 al 1977, vincendo oltre allo scudetto del ’76 anche la Coppa Italia nel ’74.