Sopravvissute, il programma di Matilde D’Errico in onda questa sera dopo Amore criminale su Rai 3, dalle 23:30, racconta la storia di Gigliola, una donna vittima del controllo dell’ex compagno che sarebbe arrivato a perseguitarla anche sul posto di lavoro. La testimonianza di Gigliola parte dal primo incontro alla caduta nell’abisso della violenza psicologica di cui, dopo anni, ha preso coscienza trovando il coraggio di chiudere per sempre quella relazione tossica e fonte di incessanti e crescenti sofferenze.



Sopravvissute, la storia di Gigliola e la sua testimonianza in tv

La prima storia della nuova puntata di Sopravvissute è proprio quella di Gigliola. Secondo quanto ricostruito dal format, la donna ha incontrato l’uomo che poi sarebbe diventato suo compagno nel gennaio 2011, durante un viaggio di lavoro. Dopo averla ricoperta di attenzioni e aver carpito la sua fiducia, si sarebbe rivelato controllante e critico nei suoi confronti al punto da instillare nella sua mente un profondo e crescente senso di inferiorità e inadeguatezza.



Gigliola avrebbe scoperto soltanto dopo anni di essere stata vittima di violenza psicologica e di un subdolo controllo sempre più serrato da parte dell’uomo, arrivando così a interrompere la relazione con lui. Ai microfoni di Matilde D’Errico, Gigliola ha spiegato qual è stato uno dei primi episodi che l’hanno fatta riflettere sul reale tenore di quel rapporto: “Ho scoperto che aveva accesso alla mia mail, ha iniziato a dirmi delle cose che avevano scritto dei miei ex e che obiettivamente solo io sapevo. A un certo punto, con il fatto che conosceva qualcuno che lavorava in azienda, mi ha detto ‘Io so sempre tutto quello che fai’. Mi sentivo come se avessi qualcosa dietro che mi registrava, avevo paura di dire, di fare qualcosa. Una situazione paradossale“.



A sconcertare Gigliola, oltre a questi atteggiamenti ossessivi, anche una risposta spiazzante al suo stato di choc dopo la morte improvvisa della moglie di un suo caro collega: “Lui mi chiamò pochissimi minuti dopo aver ricevuto quella terribile notizia, mi sentì con una voce particolare e chiese il motivo. Io ero sconvolta, lo eravamo tutti. Gli dissi ‘È morta la moglie di un nostro collega, all’improvviso’. Lui disse ‘Beh, che ti importa? Io sono vivo’. Mi lasciò veramente di stucco, non riuscivo a credere che mi avesse risposto in quel modo“.