Nel 1964, all’età di 16 anni, Gigliola Cinquetti vinse Sanremo con “Non ho l’età”. Subito dopo quel successo, ne arrivò un altro all’Eurovision. Al Corriere della Sera, la cantante si racconta: “In tre minuti è cambiata la mia vita perché da ragazza qualunque sono diventata una piccola celebrità. Me ne sono resa conto subito, proprio lì a Sanremo dopo la prima apparizione televisiva: fuori dall’albergo in un attimo fui assalita da una torma di persone. Fu una sorta di aggressione, ai limiti dell’isteria. Io, i miei genitori, i miei discografici, tutti, percepivamo però quell’epoca come l’epoca dei successi effimeri: pensavo durasse mesi, invece è durata anni”. Nonostante il successo fu davvero straordinario e contro grandi nomi del mondo della musica, non stupì la giovane Gigliola: “Non mi fece nessun effetto, perché io ero assolutamente consapevole di me stessa, nella mia presunzione di ragazzina. Oltre a me c’erano altri esordienti, non avevamo nessun rispetto o timore riverenziale di fronte a fame che noi ritenevamo già tramontate. Ai nostri occhi loro erano i “vecchi”. Sapevamo perfettamente di essere noi i vincenti”.



La popolarità improvvisa e potente non portò Gigliola Cinquetti a montarsi la testa, che a suo dire “ce l’aveva già montata”. L’allora adolescente, infatti, era consapevole di quello che aveva fatto ma soprattutto di ciò che voleva nella vita: “La testa ce l’avevo già montata di mio, a prescindere. Ero molto orgogliosa di quello che ero, non per il successo. Ero impegnata a vivere la mia vita e a cercare di non sprecare nulla, a non sbagliare i miei passi. Ero anche terrorizzata dalla responsabilità che avevo verso me stessa. Volevo le cose che contano, volevo l’amore; del successo mi importava molto poco anche se ero sicura della mia vocazione artistica; cercavo l’autenticità, cercavo di capire chi ero, una ricerca di estrema difficoltà in quel turbine di vicende che ti travolgevano, di aggressione fisica del proprio spazio e del proprio tempo”.



Gigliola Cinquetti di nuovo all’Eurovision

Dopo Sanremo 1964, Gigliola Cinquetti vinse anche l’Eurovision ed ebbe una popolarità straordinaria in tutto il mondo: “In poche settimane vinsi Castrocaro, Sanremo, poi mi chiamarono a cantare all’Olympia di Parigi, tutto il giorno alle Galeries Lafayette suonavano la mia canzone, mi esibii alla tv tedesca: ero già una cantante internazionale, l’Eurovision fu quasi la naturale conseguenza, non c’era più da stupirsi di niente. Non ho l’età fu un successo davvero globale, i miei dischi sono arrivati anche a Kinshasa”. Nonostante il grande successo, Gigliola scelse poi di dedicarsi alla famiglia: “Sono stata per 15 anni con la valigia in mano, ricordo ancora la fatica e l’intensità di quelle esperienze. Ma quando mi sono sposata nel 1979 e ho fatto due figli mi sono detta che non potevo continuare ad andare in giro per il mondo. Soprattutto non volevo. Volevo godermi la vita. Lavorando e basta tutto ti passa davanti, un giorno sei qua, un altro là, non costruisci relazioni, non costruisci niente per te. Io invece volevo costruire, volevo divertirmi, volevo godere la mia vita”.



Lei, che all’Eurovision ha trionfato, parteciperà sabato 14 all’edizione di Torino per cantare proprio la sua “Non ho l’età”: “Quando quel successo repentino e per sua natura violento viene smaltito, e svanisce, rimane una traccia, che è quella che mi riporta oggi a cantare all’Eurovision. La gratitudine per il successo che ho avuto è totale; se non ci fosse stato non avrei questo dono straordinario di cantare una canzone dolcissima che è stata il talismano della mia vita, ogni parola di quel brano l’ho introiettata. E quel successo così trasversale ha finito per legarmi intimamente anche a persone che non conosco personalmente”. In gara ci saranno Mahmood e Blanco con la loro “Brividi” che ha vinto il Festival di Sanremo. Per loro Gigliola ha parole molto dolci: “Sono deliziosamente teneri, mi piacciono nella loro grazia, sono molto bravi”.