Gigliola Cinquetti è senza dubbio una delle cantanti più famose in Italia e nel mondo. La sua Non ho l’età è trans-generazionale, è conosciuta da grandi e piccini, ed è tutto merito di una melodia semplice e di parole incisive, oltre che ovviamente del grande talento della cantante: “Coniugo Yesterday con Non ho l’età – spiega la stessa Gigliola Cinquetti, intervistata nelle scorse ore dal Corriere della Sera – hanno le stesse armonie, la stessa sequenza di accordi. Solo che Non ho l’età è nata ben prima di Yesterday… Una coincidenza? So per certo che i Beatles mi conoscevano. Paul McCartney l’ho pure incontrato per intervistarlo per la Rai. In quegli anni a Londra si ascoltavano le mie canzoni. I Beatles allora erano dei ragazzini e l’avevano sicuramente sentita. Plagio involontario?”.



Fama esagerata nel Belpaese, ma come detto sopra, Giogliola Cinquetti è amatissima anche in altri angoli della Terra: “Ho girato solo due film nella mia vita. Dio come ti amo è un musicarello che ha avuto un successo clamoroso in Brasile. Là ero considerata una diva come la Audrey Hepburn di Vacanze Romane. Il mio film ha spopolato fra la povera gente delle favelas, ingenuamente romantica”. Fra le tappe più significative della sua vita vi è senza dubbio anche quanto accadde nel 1993, quando Gigliola Cinquetti decise di scendere in politica, iscrivendosi al Partito Radicale. Fu un evento storico visto che l’artista si iscrisse in diretta televisiva presso il Maurizio Costanzo Show: “Mi iscrissi non tanto per adesione organica, ma in risposta a un appello del Partito Radicale che aveva un problema di sopravvivenza. Lo feci per gratitudine. Io non votavo per loro, ero una socialista. Lo feci perché non morisse un partito che aveva portato agli italiani il divorzio e l’aborto”.



GIGLIOLA CINQUETTI: “4 ANNI NELLA TV DELLA CEI FU COMPLICATO”

Un evento che cozzò con l’immagine di molti cattolici della ragazzina acqua e sapone di Non ho l’età: “Sì, anche se non avevo mai avuto alcun rapporto organico col mondo cattolico. Quelli arrivarono dopo, quando Pupi Avati mi fece diventare protagonista e conduttrice di un talk show quotidiano (Vivendo parlando) durato 4 anni su TV 2000, la rete della Conferenza episcopale italiana. Un praticantato giornalistico fantastico, ma anche complicato proprio per le mie posizioni laiche”.

Le ultime parole sono dedicate al suo storico marito, Luciano Teodori: “Non ha mai voluto farmi da manager. Sono io che ho scelto di farmi influenzare da questo “ragazzo” che apparteneva fortemente al suo tempo: aveva la brillantezza di un giovane intellettuale degli anni Settanta con esperienze tipiche di quel periodo (assemblee, occupazioni, lotte studentesche)”. Un incontro che Gigliola Cinquetti descrive così: “Sul piano intellettuale prima ancora che erotico. È stato bello crescere insieme. Ho incontrato Luciano, ho mollato le gonne di mia madre, la mano di mio padre, e mi sono attaccata a lui”.