Gigliola Cinquetti torna all’Eurovision 2022

Gigliola Cinquetti torna all’Eurovision 2022 come ospite dopo la vittoria con “Non ho l’età” nel 1964. Un ritorno molto atteso dalla stessa interpreta che dalle pagine di Ansa ha dichiarato: “quello che provo è un sentimento di gratitudine. È una gioia per me ricantare Non è l’età, dà significato al mio percorso artistico. In fondo, tutto è cambiato e nulla è cambiato”. Ricordando proprio gli esordi della sua carriera ha detto: ” ero timida, non mi piaceva per niente essere esposta agli assalti del pubblico, né essere costretta a parlare, a dire qualcosa. Io volevo solo cantare. Cantavo proprio per quello: perché non mi andava di parlare. Ma c’era la consapevolezza che noi eravamo una generazione nuova”.



Il successo di Non è l’età ha cambiato la vita di Gigliola che a soli 16 anni si è ritrovata a cantare in giro per il mondo. “In poche settimane vinsi Castrocaro, Sanremo, poi mi chiamarono a cantare all’Olympia di Parigi, tutto il giorno alle Galeries Lafayette suonavano la mia canzone, mi esibii alla tv tedesca: ero già una cantante internazionale, l’Eurovision fu quasi la naturale conseguenza, non c’era più da stupirsi di niente. Non ho l’età fu un successo davvero globale, i miei dischi sono arrivati anche a Kinshasa” – ha detto a La Repubblica.



Gigliola Cinquetti: “la gratitudine per il successo che ho avuto è totale”

“Non ho l’età” ha segnato un’epoca e continua ancora oggi a restare un evergreen della musica italiana. Lo sa bene Gigliola Cinquetti che dalle pagine de La Repubblica ha raccontato come si è ritrovata giovanissima sul tetto del mondo travolta da un successo pazzesco: “Pasolini diceva che il successo è l’altra faccia di un’aggressione, un’aggressione che per me si è trasformata in un abbraccio, in una cosa bella, dolce, intima. Quando quel successo repentino e per sua natura violento viene smaltito, e svanisce, rimane una traccia, che è quella che mi riporta oggi a cantare all’Eurovision”.



La cantante è grata al successo che ha avuto grazie a Non è l’età: “la gratitudine per il successo che ho avuto è totale; se non ci fosse stato non avrei questo dono straordinario di cantare una canzone dolcissima che è stata il talismano della mia vita, ogni parola di quel brano l’ho introiettata. E quel successo così trasversale ha finito per legarmi intimamente”. Infine parlando dell’Eurovision ha detto: “è un peccato che per un po’ l’Italia abbia prestato poca attenzione all’Eurovision: è un evento unico che raggiunge una vastità di pubblico impressionate. E come Sanremo ha saputo rinnovarsi. Ed è importate perchè mette in comunicazione mondo diversi e apparentemente lontani”.