Gigliola Cinquetti è universalmente nota come la cantante di Non ho l’età. Adesso che l’età ce l’ha (71 anni, per essere precisi), ha anche nuove consapevolezze, e quando si guarda indietro lo fa con stupore e gratitudine. Stasera, Techetechete’ omaggerà anche lei, nella puntata speciale dedicata alle grandi donne della musica. Lei, “grande”, non lo è mai stata fino in fondo. Ha esordito in tv a soli 16 anni, e non su un palco qualsiasi, ma su quello di Sanremo. Al Festival ci andò dodici volte, ma lo vinse soltanto due, la prima nel 1964 (con Non ho l’età, appunto) e la seconda nel 1966 (con Dio, come ti amo insieme a Domenico Modugno). I suoi tratti distintivi, oltre a una voce elegante e tecnicamente impeccabile, anche la risata inconfondibile e i suoi modi da ragazza borghese. Gigliola fu prima cantante, poi giornalista e infine conduttrice televisiva. Ma non c’è niente da fare: tutti la ricorderanno sempre come era all’epoca, quale rappresentante fuori dal coro di un periodo di rivoluzione.
La “ragazzina” Gigliola Cinquetti
Ma chi era davvero Gigliola Cinquetti, ai tempi degli esordi? Lo racconta lei in un’intervista a Repubblica: “Una ragazzina di Verona che aveva già cantato in pubblico a undici anni. Ho studiato sia musica che disegno, ho frequentato il liceo artistico, papà era disegnatore, mamma una casalinga con competenze musicali”. Il suo primo fan fu suo padre. Lei era timidissima, ma ci teneva a farcela per lui. “A 15 anni vinsi il concorso di Castrocaro e poi andai a Sanremo. Vinto Sanremo andai all’Eurofestival, pensavo che a diciotto anni avrei cambiato tutto. Non fu così”. In compenso, “la popolarità è scioccante, come lo era il Festival col suo circo. Allora era molto importante la presenza delle case discografiche, la mia era gestita dalla famiglia Sugar, persone di grande civiltà, ero protetta”.
Gigliola Cinquetti e il coraggio di cantare Non ho l’età
Gigliola Cinquetti non ha mai avuto paura di “cantare” la sua. Il suo primo successo fu un brano paradossalmente coraggioso: “Cantavo con la semplicità di una ragazza di sedici anni che non ha una mente ingombra da pregiudizi, non ne ho mai avuti, non sono una conformista. Quel pezzo rassicurante accompagnò un grande cambiamento di cui anch’io, come tutte le donne, sono stata protagonista. Non bisogna fermarsi alla prima lettura del testo, in Francia è stata salutata da una standing ovation, l’emozione va oltre il testo”. Quando ha capito che la sua vita sarebbe cambiata? “A Milano con mia sorella: per girarsi a guardarmi gli automobilisti tamponavano. A casa il telefono squillava sempre. Ci è voluto molto tempo per perdonarmi gli errori. Da giovane ero molto autocritica e non mi piaceva niente di quello che facevo, quando su Youtube guardo le mie esibizioni in terra straniera mi sento a più a mio agio, più libera”.