Da Montpellier a Nantes, alcune centinaia di “gilet gialli” hanno sfidato il divieto di manifestare il primo sabato dopo la fine del lockdown in Francia, con la polizia che è stata costretta a multare molti manifestanti, come hanno notato i giornalisti dell’AFP. “Il ministro degli Interni Christophe Castaner, che questa mattina era a Veules-les-Roses nel dipartimento della Seine-Maritime, ha affermato che ci sono state sanzioni per ogni raduno di più di 10 persone.” A Tolosa e Nantes, che avevano visto andare in scena grandi manifestazioni nel 2018 e nel 2019, i “gilet gialli” hanno tenuto piccoli raduni sparsi nel centro della città nel primo pomeriggio, alla presenza di ingenti forze di polizia. A Bordeaux, ex roccaforte del movimento, la prefettura ha contato circa 50 manifestanti scesi in piazza. Nella capitale dell’Occitania, commercianti e “gilet gialli” si sono affrontati.



GILET GIALLI, LE CRITICHE NEI COMMERCIANTI

Sostenuti dal sindaco Jean-Luc Moudenc, alcuni commercianti hanno affermato che “E’ irresponsabile che i ‘gilet gialli’ ignorino i rischi di contaminazione e blocchino in maniera irresponsabile i negozi“. Questo secondo quanto dichiarato da Philippe Léon, di un’associazione di negozianti del centro città. La mobilitazione ha fatto registrare numeri più importanti a Montpellier, dove circa 350 “gilet gialli” si sono riuniti in Place de la Comédie, rapidamente circondati dalla polizia. Ne sono scaturiti dei veementi scontri, membri delle forze dell’ordine hanno colpito a manganellate i dimostranti con i manganelli. Una donna è stata ferita alla testa, richiedendo l’intervento dei medici, come riportato da un giornalista dell’AFP. “Sono inorridito. Il lockdown c’è ancora, ma ci siamo anche noi. Dovremo essere pronti per le prossime settimane”, ha protestato il 52enne Jean-Jacques, una delle presone che indossava un giubbotto giallo fin dall’inizio delle proteste.

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