L’iniziativa di Massimo Giletti di recarsi a Odessa per raccontare la guerra in Ucraina sta spaccando l’opinione pubblica. Non è la scelta di trasmettere la nuova puntata di Non è l’Arena da una delle zone dove si sta consumando il conflitto dopo l’invasione dell’Ucraina a far discutere. L’ondata di indignazione sui social è partita per il modo in cui il conduttore si è occupato della guerra. L’accusa è di averla spettacolarizzata, soprattutto per aver trasmesso immagini impressionanti nel corso della puntata. Durante alcuni servizi trasmessi si sono susseguite immagini scioccanti di corpi dilaniati, con le telecamere che anziché spostarsi da cadaveri indugiavano con morbosa curiosità.



Ci sono modi diversi di raccontare la morte, quello scelto da Massimo Giletti non ha convinto i telespettatori che sono arrivati ad accusarlo di sciacallaggio. “Non è che se vai a #Odessa sei un inviato di guerra. Se racconti senza un briciolo di compostezza, empatia, intelligenza e persino grazia nel dolore, se dici sempre ‘io, io’, se cerchi il dettaglio raccapricciante non sei un bravo giornalista, fai avanspettacolo“, ha twittato Anna Mallamo più nota come Manginobrioches.



SELVAGGIA LUCARELLI VS GILETTI “CADAVERI PER SHOW”

A scioccare è anche il momento in cui Massimo Giletti si avvicina a quei corpi dilaniati, come a curiosare tra essi, il tutto sotto le telecamere. Immagini che chiunque può aver visto. Le drammatiche immagini delle donne uccise da un missile russo, i cadaveri a pezzi e quelli lanciati nelle fosse comuni ripresi non a distanza, ma con zoom per catturare qualche particolare, come i piedi di un cadavere. Peraltro, questi sono gli unici momenti in cui la guerra in Ucraina è la notizia, non il giornalista inviato al centro della scena. Curiosare tra i cadaveri è fare informazione? Cosa apporta al racconto della guerra in Ucraina?



La ricerca dell’immagine più impressionante quale esigenza giornalistica soddisfa? Di certo non il rispetto che meritano i morti e le famiglie delle vittime. Selvaggia Lucarelli si è subito schierata contro Massimo Giletti: “La cosa più inquietante è che vedi Giletti a Odessa che dovrebbe raccontare la guerra e improvvisamente sembra tutto il set di un film di serie b”, ha scritto nelle storie su Instagram. Poi ha aggiunto: “Mai come stasera dobbiamo rispettare chi va a documentare la guerra senza personalismi, senza spettacolarizzazione, senza retorica, senza usare i cadaveri per fare show, senza il suo faccione davanti a quello che accade”.

Immagini forti, non adatte a persone sensibili: video choc a Non è l’Arena