Nuovo appuntamento con il monitoraggio della Fondazione Gimbe sull’emergenza coronavirus in Italia. L’ente guidato da Nino Cartabellotta ha messo in risalto un leggero rallentamento nella crescita dei nuovi contagiati e un altro dato positivo arriva dalla pressione sugli ospedali. Guai a cantare vittoria: area medica e terapie intensive restano sopra la soglia di saturazione rispettivamente in 9 e 8 regioni.



In ribasso anche il dato dei decessi per Covid-19, ha rimarcato Gimbe, anche se il numero di vittime resta piuttosto elevato (4 mila in sette giorni). Dossier vaccino anti-Covid: la fondazione ha messo in risalto che, a fonte degli accordi per oltre 202 milioni di dosi, le disponibilità certe riguardano 10 milioni di dosi entro marzo e 22,8 milioni per giugno. È necessario, dunque, rivalutare il piano di gestione della pandemia, considerando «l’esaurimento degli effetti delle misure di contenimento» e il possibile impatto della variante Covid inglese.



GIMBE: “SBIADISCONO GLI EFFETTI DELLE RESTRIZIONI”

Sbiadiscono gli effetti delle misure restrittive secondo la Fondazione Gimbe, questa l’analisi di Renata Gili: «L’incremento percentuale dei casi infatti che la scorsa settimana era in flessione in tutto il Paese, questa settimana ha invertito la tendenza in 6 Regioni». E, come dicevamo, bisogna tenere conto di due fattori da non sottovalutare: «Al di là del potenziamento delle misure restrittive per il periodo di Natale due fattori influenzeranno nei prossimi mesi l’evoluzione della pandemia nel nostro Paese: l’avvio della campagna vaccinale e la diffusione della variante UK recentemente isolata». Gimbe chiede dunque di mettere mano al piano pandemico, ha sottolineato Cartabellotta: «Occorre rivalutare complessivamente il piano di gestione pandemica, rafforzando ulteriormente le misure di contenimento dell’epidemia, incluso il tracciamento dei casi positivi alla nuova variante».

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